Calibro 35 – Nouvelles Adventures
Dopo il successo dei due dischi dedicati al maestro Ennio Morricone, i Calibro 35 tornano in studio, questa volta con pezzi interamente loro.
Come suggerisce il titolo, Nouvelle Adventures è un disco avventuriero, fatto di ritmi frenetici, incalzanti, ma anche momenti calmi e poetici.
Al quindicesimo anno di carriera, la formazione italiana esce il 26 maggio con il primo disco dopo l’abbandono del progetto da parte di Luca Cavina. Eppure il loro sound sembra non risentirne. Arrangiamenti solidi, il solito Rondanini a dettare i tempi, e tracce ricche di vita.
La traccia di apertura – Apnea – da inizio al disco come ogni avventura che si rispetti. La calma prima della tempesta. Le note del piano di Gabrielli si stendono dolcemente sulla batteria di Rondanini e i sintetizzatori di Martellotta, per dare un’idea di cosa ci aspetta. Un inizio calmo, poetico, un momento di pace prima di Extraordinaire, che parte sulle stesse note, per poi incalzare prepotentemente con chitarra e batteria alzando i bpm.
Il disco è un continuo viaggio: ci sono suoni di paesi lontani – come in Mompracem -, ma anche quelli più familiari. Il tutto con il solito approccio cinematografico – talvolta poliziesco -, con chitarre western e tempi cadenzati da colonna sonora.
L’impronta dell’album mostra una vena psichedelica che dona freschezza all’intero lavoro, che si chiude con una tripletta a tratti acida con Novecento e Mille che si contradistingue per chitarra e sintetizzatore in piena armonia, a tratti frenetica, con Bolero! (e il titolo già dice tutto), per concludere l’avventura come la si era iniziata, con suoni calmi, eterei e ipnitici, in Milan au 30ème siècle, che chiude in modo quasi struggente un lavoro da ascoltare tutto d’un fiato.
Ancora una volta, il supergruppo italiano mette in campo tutta l’esperienza dei suoi eccezionali musicisti, regalandoci un lavoro ricco di momenti musicali toccanti, tecnica sopraffina e la solita capacità di coinvolgere al primo ascolto, pur senza testi. Con il solo potere della musica.
Photo Credits: wikimedia
Pubblicato il: 27/05/2023 da Matteo Giacchè