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ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI

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Torna il Festival della Letteratura di Viaggio: intervista ad Antonio Politano

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Il giornalista e fotografo Antonio Politano, direttore artistico del  Festival della letteratura di viaggio, ha presentato agli ascoltatori la 14esima edizione del Festival, come sempre molto ricca di incontri e iniziative.
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IL RACCONTO DEL MONDO, DI LUOGHI, CULTURE, VICINO E LONTANO
Il Festival si mette in viaggio. Ecco qualche anticipazione sulla 14a edizione del Festival della Letteratura di Viaggio che si svolgerà dal 21 al 24 settembre nell’ambito dell’Estate Romana 2023, (pre-festival tra l’11 e il 20). Oltre 50 eventi, in prevalenza a Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana, con altri appuntamenti in diversi luoghi della città. Un mix di incontri, premi, reading, laboratori, passeggiate.
Si parlerà di letteratura ed esilio, in occasione dell’omaggio a Luis Sepúlveda, insieme alla sua compagna, la poetessa cilena Carmen Yáñez. Di cinema e migranti con il regista Matteo Garrone, in uscita con il suo nuovo film Io, capitano. Di viaggio e di metamorfosi, che del viaggio può essere considerata «la forma più estrema», con lo scrittore austriaco Christoph Ransmayr. Di un mondo globalizzato ma non uniforme, con forme dominanti e diversità culturali che resistono, con l’antropologo statunitense James Clifford. Di giornali e libri con il direttore de il Post Luca Sofri e il giornalista e critico letterario Marino Sinibaldi. Di scrittura e podcast con le giornaliste Annalisa Camilli e Daria Bignardi. Di spazio ed esplorazioni, buchi neri e bianchi con il fisico Carlo Rovelli. Di aree interne e turismo lento, nuovi approcci e andare responsabile con il ricercatore Filippo Tantillo e l’esperto di cammini Paolo Piacentini. Di inchieste e nuovi modi di fare informazione, con alcuni collettivi giornalistici. Di atlanti e mappe, di come cambia la rappresentazione e il racconto del mondo, su carta e digitale, nell’era di Google Maps, con i rappresentanti di Museo Galileo, Geo4Map e Treccani. Di metropoli con gli scrittori e traduttori Tommaso Pincio e Vincenzo Latronico. Di mare con la scrittrice Evelina Santangelo. Di geografie, giri, rivoluzioni, con i giornalisti e scrittori Andrea Semplici, Pietro Tarallo, Luigi Farrauto. Di rapporto tra luoghi e scrittori come Raffaele La Capria, Irvine Welsh, George Gissing. Di colori e arte con i giornalisti Lauretta Colonnelli e Gregorio Botta. Di suprematismo bianco con il missionario Padre Alex Zanotelli e il ricercatore Alessandro Scassellati. Di pensiero decoloniale con i giornalisti Francesca Giommi e Stefano Lamorgese. Di solidarietà e accoglienza con alcuni rappresentanti della comunità di Cutro. Di ambiente e crisi climatica con gli studiosi dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e gli attivisti di Fridays For Future. Di una Costituzione per il pianeta Terra con il filosofo del diritto Luigi Ferrajoli e l’ex ministro, economista e statistico Enrico Giovannini.
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Un’attenzione particolare verrà dedicata alle tematiche ambientali. Come indica lo stesso claim del Festival: CAMBIARE AMBIENTE. Un invito in due sensi: da una parte, a mutare luogo, contesto, a muoversi, viaggiare; dall’altra, a essere coscienti della crisi climatica come chiave per un futuro non solo più sostenibile ma da garantire, ad agire concretamente per prendersi davvero cura di ciò che ci circonda.
Si ricorderanno alcuni anniversari. I 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, con una passeggiata notturna (“Se una notte d’autunno un viaggiatore”, animata da attori che recitano brani dai suoi libri) e una visita alla Sala Calvino della Biblioteca nazionale centrale. Gli 80 anni dalla pubblicazione de Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, insieme a Romana Petri finalista allo Strega con una biografia romanzata dell’autore. I 50 anni dal golpe militare in Cile e dalla scomparsa di Salvador Allende e Pablo Neruda, con la giornata inaugurale del Festival (11 settembre) dedicata al Cile. I 50 anni dall’uscita di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, un album entrato nel mito raccontato da Gino Castaldo. I 60 anni dalla prima edizione delle tavole su Ulisse che Hugo Pratt realizzò nel 1963 per il Corriere dei Piccoli.
Sono oltre venti i laboratori e le passeggiate tematiche a cui è possibile iscriversi. Si terranno in diverse aree della capitale, in particolare tra venerdì 15 e domenica 17 settembre, ma anche dal 22 al 24 settembre. Dai laboratori di reportage narrativo e film-making etnografico a quelli di fotografia e scrittura creativa, di antropologia e fumetto. Dalle passeggiate di rigenerazione urbana a Corviale al trekking multiculturale a Torpignattara; dalle visite alle case museo di Moravia e Goethe all’archeo-pedalata lungo il Grande Raccordo Anulare delle Bici fino alla navigazione in battello sul Tevere riservata a persone con disabilità.
Nei cinque giorni finali del Festival, si tornerà nella sua sede abituale, Palazzetto Mattei in Villa Celimontana. Il 20 settembre vi sarà una giornata di tavoli tecnici dedicati al turismo. Dal 21 al 24 settembre si svolgerà la fase più densa del Festival, con la maggior parte degli incontri-conversazioni in programma, dove troveranno spazio i premi creati in occasione del Festival (Premio Navicella d’Oro e Premio Kapuściński per il reportage) e novità editoriali, approfondimenti di attualità, tracce di storia.
Non manca, infine, uno “spazio aperto”, per accogliere le autrici/gli autori di proposte ricevute, pubblicazioni segnalate, libri autoprodotti, ricerche, manoscritti, work in progress.

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