Mio dio come sono caduta in basso!
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di Mio Dio come sono caduta in basso! di Luigi Comencini.
Sicilia, inizio del Novecento: la nobile Eugenia (Laura Antonelli) e il plebeo arricchito Raimondo (Alberto Lionello) apprendono da un telegramma durante la prima notte di nozze di essere fratelli. Decidono per convenienza economica e sociale di non annullare il matrimonio, vivendo in castità. Secondo la morale corrente, lui può permettersi scappatelle, ma non lei, ancora vergine, pur smaniosa di conoscere i piaceri della carne. Una commedia degli equivoci con qualche buona trovata, dove si incrociano, in maniera non troppo riuscita, elementi parodistici del dannunzianesimo e del romanzo d’appendice di Carolina Invernizio. Anche se la regia di Comencini è abile e sicura, il film rimane irrisolto, e si affida alle grazie molto esibite di Laura Antonelli, attrice peraltro sottovalutata. Opera minore del regista, che ebbe grande successo di pubblico.
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