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Quando il sequel è meglio della prima parte e Coppola si supera – La Bottega del Forno 01-10-24

Nella storia del cinema è raro che accadano due fatti: che un film tratto da un romanzo superi notevolmente la qualità del testo scritto e che il sequel di una pellicola di enorme successo riesca a superare in resa filmica e valore artistico l’illustre predecessore. É opinione diffusa tra i critici cinematografici che tutto ciò sia successo con Francis Ford Coppola, e la sua versione cinematografica del romanzo di Mario Puzo, Il Padrino. Nel 1974 infatti, dopo averci deliziato con un piccolo capolavoro come La conversazione, arriva la seconda parte del kolossal che, protagonista un monumentale Marlon Brando aveva posto il cineasta di origini lucane nell’olimpo di Hollywood, nel quale tuttora risiede e da cui attendiamo l’imminente distribuzione di Megalopolis.

Di questo straordinario sequel si interesserà la rubrica Visti in prima visione, curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, che aprirà la prima puntata di ottobre de La Bottega del Forno, la trasmissione che si occupa di produzioni artistiche risalenti a esattamente cinquant’anni fa.

Per la musica del 1974, ricorderemo Domenico Modugno nel trentennale della scomparsa, il debutto da solista di Ron Wood, il latin jazz di Mongo Santamaria, la fine dei Jefferson Airplane con l’arrivo degli Starship nonché quello che a tutt’oggi risulta essere l’album più venduto di Lou Reed, Sally Can’t Dance.