Qualcuno volò sul nido del cuculo
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di Qualcuno volo’ sul nido del cuculo di Milos Forman.
Dal romanzo di Ken Kesey (1962), uno dei profeti della Beat Generation: un pregiudicato (uno straordinario Jack Nicholson) viene trasferito in osservazione in una clinica psichiatrica, e, guidando un gruppo di pazienti, si ribella all’istituzione, coordinata da una perfida infermiera (Louise Fletcher) svelandone il carattere carcerario e repressivo. Finirà lobotomizzato, ma un grande indiano (Will Sampson) dopo averlo pietosamente soppresso, ne prenderà il testimone, fuggendo verso la libertà. Un film coraggioso ed efficacemente polemico sul potere che emargina i diversi e sulla istituzione psichiatrica vista come arbitrio e repressione. 5 Oscar, grande successo sopratutto di pubblico, mentre la critica, almeno negli Stati Uniti, si divise. Un film entrato negli annali del cinema libertario.
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