RECENSIONE ED INTERVISTA ALL’AUTORE QUATTRUCCI DEL ROMANZO: TROPPO CUORE
RECENSIONE DI “TROPPO CUORE”
Si tratta dell’ultima inchiesta del commissario Marè , il 14° romanzo per l’esattezza, dello scrittore Mario Quattrucci. Non vi è bisogno di dire chi è Quattrucci e di quanto storicamente ha apportato a questo paese, davanti a me c’è un signore grande non solo di età ma anche di animo. Alla fine della presentazione del libro, peraltro uno spettacolo veramente riuscito, dove la trama di questo giallo è ritmicamente cadenzato dai brani di musica Jazz interpretati magistralmente. Si tratta dell’omicidio di una cantante Jazz, Angelica, conosciuta ed amata dal vasto ed esigente pubblico dei locali romani. Mi avvicino per intervistarlo ed ecco cosa ci siamo detti:
– Sig. Mario chi è veramente l’ispettore Marè
– Un fregnone, un disilluso, un ex commissario ancora in cerca di verità – sorride pacatamente come quasi a sminuire l’importanza di questo non-eroe per questa società-
– E chi è Angelica?
– Angelica è la cultura è l’arte, il talento italiano che sono stati uccisi, vediamo ed ascoltiamo solo pochezza e vuoto creativo.
-Il brano o l’artista che le ha fatto amare il Jazz? (nel libro troviamo testi di molti brani jazz e di qualche cantautore italiano)
-Naturalmente Ella Fitzgerald, deve sapere che ai miei tempi l’ascolto della musica jazz era una sorta di ribellione, la struttura musicale dei brani jazz che non seguono schemi melodici ma l’armonia dei suoni era un nostro modo di dichiarare che avevamo sete di libertà. Ma ho amato molto, e sono cresciuto anche con Chopin.
– durante la presentazione del libro lei sostiene che gli scrittori in particolar modo e gli uomini in genere non capiscono nulla di donne, pertanto anche l’ispettore Marè rispecchia questo standard, ma è veramente così? Gli scrittori non capiscono le donne?
– E già! gli scrittori fingono di capire le donne, il rapporto tra uomo e donna è ben definito nei quadri erotici di Picasso dove l’immagine confusa tra il sesso maschile e femminile ci trasmette la conflittualità e la non comprensione tra i sessi
– Il titolo Troppo Cuore che cosa sottintende?
– I femminicidi ai quali veniamo a conoscenza è una forma di troppo cuore verso se stesso riducendo la donna ad un bel trofeo da avere
– Ultima domanda: la morale di questo libro è da ricercare nel desiderio che muove gli esseri umani nel volersi sentire necessario per qualcuno?
– Mah non so la morale la trovi lei.
E mi regala un grande sorriso di approvazione.
Ma il libro non è solo questo è anche una sorta di faro puntato sui grovigli ai quali l’Italia è intrappolata da tempo, grovigli tra la malasanità ad esempio, e l’inefficienza della classe politica.
A questo punto non mi resta che ringraziare tutta l’organizzazione e lo staff che si è prestata per questo evento: la scrittrice e giornalista Angela Vitali, gli attori Susy Sergiacomo e Tonino Tosto, al pianoforte Adriano D’Amico e la splendida voce di Eleonora Tosto al quale ho chiesto quali fossero le donne che hanno avuto un’influenza incisiva per il suo percorso artistico , mi risponde– Billy Holiday e Gabriella Ferri- non poteva essere altrimenti visto il talento
….Chi si limita a considerare solo i sommi non capisce niente di letteratura .Un cielo con solo stelle di prima grandezza non è un vero cielo….
Pubblicato il: 20/04/2018 da Redazione Radio Città Aperta