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Debbie Harry in “Backfired”, il videoclip dall’estetica cyberpunk targato H.R. Giger

Debbie Harry in “Backfired”, il videoclip dall’estetica cyberpunk targato H.R. Giger

You came into my life to test me
Your diplomatic drag depressed me
The glitter in your eyes undressed me

 

1 luglio 1945 – Nasce Debbie Harry cantante dei Blondie.

Per festeggiare il suo compleanno vi propongo il videoclip di Backfired girato da quel genio mostruoso di H.R. Giger.

Backfired è il primo singolo estratto dal primo album da solista di Debbie Harry KooKoo. La track è stata prodotta da Nile Rodgers e Bernard Edwards degli CHIC.

La copertina dell’album KooKoo disegnata da H.R. Giger. Licenza (CC BY-NC 2.0) Crediti immagine Vinylmeister

La copertina di KooKoo riflette l’intenzione di Debbie Harry di tagliare i ponti con il proprio passato musicale, scardinando l’idea che il pubblico si era fatto di lei. Chi meglio di H.R. Giger, maestro dell’arte biomeccanica noto anche con lo pseudonimo di “Horror Rex”, nonché padre visionario dello xenomorfo di ALIEN, avrebbe potuto aiutarla nell’impresa?

Il primo incontro tra Debbie e Giger avvenne nella primavera del 1980, a una festa presso la Hansen Gallery di New York, dove l’artista svizzero teneva una mostra di sue opere.

Quello era il periodo d’oro di Giger, che infatti stava raccogliendo i frutti del successo di Alien, film che in meno di un anno dall’uscita (25 maggio del 1979) era diventato un cult del genere horror e sci-fi.

Debbie, invece, che aveva finito da poco di registrare l’album Autoamerican, assieme al compagno e cofondatore dei Blondie Chris Stein, era alla ricerca di nuove fonti di ispirazione che potessero rivoluzionare il loro modo di fare musica. Entrambi si innamorarono di Giger e adoravano la sua arte, tanto che vollero che fossi lui in persona a disegnare la copertina del loro nuovo album.

Giger, dal canto suo, rimase colpito e affascinato dalla bellezza di Debbie

Fu così che sulla copertina di KooKoo apparve il volto catatonico e inquietante di Debbie Harry, non più bionda, colorata e plasticosa come appariva di solito nella veste di frontman dei Blondie, ma pallida e coi capelli corvini, e col volto trafitto da quattro spilloni!

Sullo sfondo, un cielo tempestoso.

Il diadema che cinge la fronte di Debbie evoca poi uno strano connubio di antiche mitologie egizie e tecnologie aliene.

Gli spilloni che le bucano il volto, a detta di Giger, rappresentano i quattro elementi fondamentali della materia. In quel periodo l’artista svizzero era solito sottoporsi a delle sedute di agopuntura, ed era rimasto molto colpito dai suggestivi poteri di questa antica pratica medica.

In definitiva, la copertina di Kookoo è rappresentativa dell’allora nascente estetica cyberpunk, sottolineata dal trucco pesante della Harry, dall’atmosfera cupa e violenta e dall’immaginario elettrico e inquietante. 

Sul retro della copertina di Kookoo troviamo un altro artwork di Giger: si tratta di un dipinto ad aerografo, su cui è scritto l’elenco delle tracce del disco e dei nomi dei produttori, intervallati anche qui da quattro spilloni.

KooKoo uscì il 27 luglio del 1981 e rappresentò il debutto della Harry come solista. Ad accompagnarla però non c’erano più i Blondie, ma la sezione strumentale degli Chic, in particolare il chitarrista Nile Rodgers, il bassista Bernard Edwards e il batterista Tony Thompson.


Fonte immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Debbie_Harry_by_David_Shankbone.jpg


 

Pubblicato il: 01/07/2024 da Skatèna