Nato a Villa Pueyrredon il 4 agosto 1932, autore anche di cartoon di animazione, era tra i più pubblicati al mondo durante gli anni settanta.
I suoi disegni erano caratterizzati da un tratto morbido, colori vivaci e dal senso dell’umorismo dei suoi personaggi, buffi e pacifici: Mordillo lo si trovava dappertutto: puzzle, diari, libri e poster.
Per esempio, io l’ho conosciuto con questo mini puzzle che una mia zia mi regalò negli anni ’80:
Nato da una famiglia di emigrati spagnoli in Argentina, Mordillo ha realizzato il suo primo disegno che aveva solo 12 anni. È poi diventato famoso grazie ai simpaticissimi protagonisti delle sue strisce, tra cui animali molto espressivi dagli occhi enormi, elefanti tondeggianti o giraffe dal lungo collo.
L’attività di illustratore di libri per l’infanzia è iniziata all’età di diciotto anni. E nello stesso periodo cominciò ad occuparsi anche di cinema lavorando come pubblicitario e vignettista (dal 1955 al 1960 a Lima, in Perù). Nel 1960 si trasferì a New York, dove lavorò alla Paramount fornendo la sua opera di disegnatore per alcuni cortometraggi animati, come Braccio di Ferro e Little Lulu.
Successivamente a Parigi collaborò con la rivista Paris Match, per poi allargare la sua attività alla tedesca Stern e alla televisione.