Buon compleanno Bruce! Il “personale omaggio dovuto” di una sua grandissima fan
… someday girl I don’t know when
we’re gonna get to that place
where we really want to go
and we’ll walk in the sun
but till then tramps like us
baby we were born to run
di Skatèna
Oggi Bruce Springsteen compie 71 anni. Per festeggiare il suo compleanno credo non vi sia modo migliore che riportarvi le parole da brivido di Cristina, una amica a me molto cara, oltre che, ovviamente, grandissima fan del Boss:
“Breve personale omaggio dovuto: a 11 anni venni folgorata da Bruce, Born in the Usa ma soprattutto Born to Run. Delle emozioni profonde e difficili da capire per una ragazzina. A 11 anni, per il mio compleanno, mia nonna mi chiese cosa volessi per regalo, le risposi : la cassetta di Born to Run e la maglietta di Bruce! Fu l’ultimo regalo che mi fece purtroppo ma non lo avrei più dimenticato. Primo concerto nell’88 a Roma (accompagnata da papà), ricordo perfettamente lo shock. Quattro ore e mezzo di concerto, uno tsunami che cambiò per sempre il mio rapporto con la musica e non solo. Divenne così il mio mezzo di espressione e racconto più intimo e chiarificatore. Per alcuni era l’oratorio e Gesu’ o non so cosa altro, per me Bruce con le sue parole, le sue melodie che sembravano parlare di me. Ma come fa? Si chiede un ragazzo anglo indiano di un film inglese sulla storia – vera – di un“blinded by the light” come me. Non so come fa ma lo fa e ringrazio, il caso o videomusic magari, di aver incontrato questo ragazzo figlio di un operaio del New Jersey che mi ha aiutato sempre. Mi “sparo” la canzone giusta e le circostanze assumono una luce diversa, più chiara, la nebbia si dirada e poi sparisce. E poi ci riprovo, andiamo avanti, sempre. No surrender“.
Nel pomeriggio avevo chiesto a Cristina di consigliarmi una canzone di Springsteen, e lei non ha esitato a indicarmi Born tu Run, una delle sue più famose e significative:
“Bruce è uno dei più grandi live performer viventi, sono i suoi concerti dal vivo che fanno la differenza, è lì che egli raggiunge livelli inimmaginabili”, mi ha poi detto Cristina, promettendomi che al prossimo concerto del Boss in Italia mi ci deve assolutamente portare. Ed io non potrò che raccogliere ben volentieri l’invito.
- Pur in tutti i mutamenti c’è una cosa che ha accompagnato Springsteen in tutta la sua carriera: la sua irresistibile capacità di performer, uno dei più grandi mai apparsi su un palcoscenico. Non sbaglia chi dice che il mondo si divide tra chi ha visto il Boss dal vivo e chi no: i suoi concerti sono leggenda, un rito laico della durata minima di tre ore abbondanti (in Italia ha superato quattro ore) in cui c’è una comunione totale tra la platea e il palco. La E Street Band è una delle più entusiasmanti backing band della storia, dotata di un suono unico e dalla straordinaria capacità di dare il proprio suono a qualsiasi pezzo venga suonato. Bruce celebra questo rito con la forza di chi sa che il palcoscenico è l’unico posto in cui si senta davvero al sicuro. E per chi l’ascolta è cibo per l’anima (fonte: tgcom24.mediaset.it)