Rosa rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future. (Martin Luther King)
Ecco dunque come un semplice NO è stato in grado di cambiare la storia, facendo nascere il movimento dei diritti civili e contribuendo a mandare in soffitta la politica di segregazione razziale in America.
Pensate che una cinquantina di anni più tardi da quel NO, Rosa Parks intentò una causa contro due “fratelli neri”, anche loro molto famosi, anche se per altri motivi: Big Boi e Andre 3000, il duo degli Outkast, uno dei gruppi rap più famosi al mondo, i quali hanno utilizzato il nome di Rosa Parks per dare il titolo a una canzone dell’album Aquemini del 1998: “Smettetela di fare casino, andate tutti in fondo all’autobus. Vuoi venire a dimenarti con noi? Siamo il tipo di persone che possono spaccare un locale”, dice il ritornello…
La Parks aveva dunque chiesto agli Outkast un risarcimento di 5 milioni di dollari, perché “non ti puoi permettere di far soldi con un nome o con una tradizione“, come ebbe modo di spiegare il suo avvocato. La richiesta venne però respinta e Rosa Parks, dopo il nulla osta della Corte Suprema, ricorse in appello. Le pressioni sulla casa discografica per cambiare il titolo della canzone non ebbero però alcun esito.