Compie 50 anni “Barrett”, il secondo ed ultimo album di Syd “Diamante Pazzo”
I’m screaming, I met you this way
you’re nice to me like ice
in the clock they sent through a washing machine
come around, make it soon, so alone
please, please, Baby Lemonade
di Skatèna
Il 14 novembre 1970 Syd Barrett pubblicava per la Harvest Records il suo secondo ed ultimo album in studio Barrett (poi pubblicato dalla Capitol Records negli Stati Uniti): un disco che sembra una raccolta di b-sides di quella meraviglia che è The Piper At The Gates Of Dawn, il debut album dei Pink Floyd uscito nel 1967.
Nel febbraio 1970, poco dopo la pubblicazione del suo primo album The Madcap Laughs, Barrett fu ospite della trasmissione radiofonica di John Peel Top Gear, durante la quale presentò però soltanto una canzone del nuovo album Barrett. A quest’ultimo cominciò a lavorarci poco dopo presso i mitici Abbey Road Studios, coadiuvato da David Gilmour e Rick Wright nella duplice veste di produttori e musicisti.
Nel video che segue, la sessione completa registrata da Syd il 24 febbraio 1970 per Top Gear, lo show di John Peel sulla BBC Radio 1 e andata in onda il 14 marzo 1970:
Sotto, invece, potete ascoltare Baby Lemonade, la traccia d’apertura dell’album dal bellissimo e lungo intro arpeggiato:
- Straordinario collage di stati d’animo, [Barrett] è la perfetta trasposizione in musica dei conflitti interiori, dei ricordi sbiaditi, di amori e paure di una rockstar che svanisce, una vera e propria analisi dall’interno di uno stato di alienazione, purtroppo senza via d’uscita. Superiore per carica emotiva al lavoro precedente, “Barrett” è il vero “testamento” artistico di Syd, l’ultimo acuto pochi mesi prima di lasciare quelle scene tanto intensamente quanto brevemente calcate, per rifugiarsi nel suo mondo fatto di piccole passioni, ingenue ossessioni e semplice routine quotidiana. (Onda Rock)
Di seguito, Effervescing Elephant, la traccia di chiusura dell’album, una sorta di filastrocca composta da Barrett quando aveva 16 anni e il cui testo è tratto da un poema di Edward Lear:
Pubblicato il: 14/11/2020 da Skatèna