12 gennaio 1969: partenza col botto per il dirigibile dei Led Zeppelin
I know what it means to be alone
I sure do wish I was at home
I don’t care what the neighbors say
I’m gonna love you each and every day
You can feel the beat within my heart
Realize, sweet babe, we ain’t ever gonna part
12 gennaio 1969 – Negli Stati Uniti viene pubblicato dall’Atlantic Records il primo album dei Led Zeppelin (conosciuto anche come Led Zeppelin I), poi ripubblicato il 31 marzo dello stesso anno nel Regno Unito.
Annoverato tra le pietre miliari del rock e fortemente influenzato dal blues, soprattutto da quello di Willie Dixon, del quale compaiono in tracklist anche due brani (You Shook Me e I Can’t Quit You Baby), per confezionarlo Page, insieme a Plant, Jones e Bonham, si fece una chiusa di una trentina d’ore negli Olympic Studios di Londra. Nonostante il budget fosse davvero irrisorio (1.782 sterline), si trattò di uno dei dischi con il più grande ritorno all’investimento della storia della musica. Infatti, ed inaspettatamente, Led Zeppelin I fu un successo travolgente ed immediato, schizzò subito al decimo posto della classifica Billboard, arrivando a luglio a conquistare il disco d’oro.
Mi è sempre piaciuto pensare che Plant, ideatore della copertina del disco, più che rappresentare il momento dell’esplosione del dirigibile, avesse voluto rendere l’idea della sua partenza “col botto”, come in effetti fu per la sua band, che arrivò in poco tempo a conquistare l’olimpo del rock.
Questa la tracklist con i crediti:
- Lato A
- Good Times, Bad Times – 2:47 (Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham)
- Babe I’m Gonna Leave You – 6:41 (Anne Brendon, Jimmy Page, Robert Plant)
- You Shook Me – 6:27 (Willie Dixon, J. B. Lenoir)
- Dazed and Confused – 6:26 (Jake Holmes – arrangiamento Jimmy Page)
- Lato B
- Your Time Is Gonna Come – 4:34 (Jimmy Page, John Paul Jones)
- Black Mountain Side – 2:12 (Jimmy Page)
- Communication Breakdown – 2:29 (Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham)
- I Can’t Quit You Baby – 4:42 (Willie Dixon)
- How Many More Times – 8:28 (Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham
Articolo a cura di Skatèna.
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Pubblicato il: 12/01/2021 da Skatèna