Omaggio a Tommy Ramone: “Sheena is a Punk Rocker”
Well the kids are all hopped up and ready to go
They’re ready to go now they got their surfboards
And they’re going to the discotheque Au Go Go
But she just couldn’t stay she had to break away
Well New York City really has is all oh yeah, oh yeah
di Skatèna
Il 29 gennaio 1952 nasceva a Budapest Tommy Ramone pseudonimo di Tamás Erdélyi, lo scomparso batterista della band americana punk rock Ramones (vi suonò dal 1974 al 1978).
- Era il marcatempo squadrato e imprescindibile, la fonte del ritmo del “commando” newyorchese che, nella seconda metà degli anni Settanta, portò la rivoluzione punk nel cuore del rock con la fragrante irruenza di tre accordi, un suono semplice, secco e diretto di stretta discendenza rock’n’roll, senza fronzoli, e testi infarciti di slogan gioiosamente grotteschi, da condividere con il pubblico rumoroso dei club che dopo anni di intellettuali sofisticati del rock si innamorarono all’istante dell’immediata sfrontatezza dei Ramones. (La Repubblica)
Per rendergli omaggio, vi propongo la visione del videoclip Sheena Is a Punk Rocker, singolo dei Ramones del 1977 sul cui B-side vi è I Don’t Care:
Sheena is a punk rocker , che musicalmente risente dell’influsso della musica surf, venne scritta da Joey Ramone, che la dedicò a una certa Sheena, fan del punk rock. Secondo il libro Rock and Roll Baby Names, per il titolo Joey si sarebbe ispirato a Sheena, Queen of The Jungle, una serie televisiva degli anni cinquanta tratta dal fumetto omonimo.
Di seguito due cover del brano degne di nota:
- quella dei Rancid, che l’hanno reinterpretata nell’album tributo ai Ramones We’re a Happy Family:
- quella di Eddie Vedder, fan dei Ramones e grande amico di Johnny Ramone, che nel 2004 la cantò assieme ad altre canzoni della band (insieme a Steve Jones dei Sex Pistols, Henry Rollins dei Black Flag, Tim Armstrong dei Rancid, i Red Hot Chili Peppers ed altri ancora) durante un concerto tributo ai Ramones per il trentesimo anniversario della fondazione del gruppo, che venne poi immortalato nel film-documentario Too Tough to Die: a Tribute to Johnny Ramone:
