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Luigi Tenco, la voce fuori campo che amava Dylan, il jazz dei beatnik e il rock’n’roll

Luigi Tenco, la voce fuori campo che amava Dylan, il jazz dei beatnik e il rock’n’roll

La mia più grande ambizione è quella di fare in modo che la gente possa capire chi sono io attraverso le mie canzoni, cosa che non è ancora successa.

 

Il 21 marzo 1938 nasceva un mito, il “bel tenebroso e affascinanteLuigi Tenco, carismatico e talentuoso cantautore-innovatore, ma anche raffinato compositore, attore e poeta, tra gli esponenti della scuola genovese assieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e tanti altri artisti che furono considerati quasi dei vessilli del nuovo cantautorato italiano negli anni sessanta, in quanto contribuirono non solo al rinnovamento della musica leggera, ma anche alla nascita di un nuovo modo d’intendere la forma canzone in Italia.

Tenco all’inizio faceva jazz, la musica che i ribelli beat degli anni ’50 suonavano nelle bettole dei bassifondi. Poi passò al rock’n’roll, con Celentano, Jannacci e Gaber.

Tra i suoi artisti preferiti figurava Bob Dylan: qui sotto potete ascoltare la cover che Tenco fece di Blowin’ In The Wind (col testo tradotto da Mogol):

Tenco si consegnò all’immortalità con le sue canzoni e con la sua vita, prima ancora che con la sua morte drammatica, avvenuta per suicidio il 26 gennaio 1967 a Sanremo, dopo aver preso parte alla nota kermesse con il brano Ciao amore Ciao cantato, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso si trattava dello stesso Tenco e di Dalida).

Anni dopo Francesco De Gregori gli rese omaggio scrivendo della sua morte nella ballata Festival:

E l’uomo della televisione disse:’Nessuna lacrima vada sprecata, in fin dei conti cosa/ C’è di più bello della vita, la primavera è quasi cominciata’.
Qualcuno ricordò che aveva dei debiti,/ Mormorò sottobanco che quello era il motivo.
Era pieno di tranquillanti, ma non era un ragazzo cattivo./ La notte che presero le sue mani/ E le usarono per un applauso più forte.
Chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva nella morte?”


Fonte immagine in evidenza https://www.google.com/amp/s/picryl.com/amp/media/dalida-et-luigi-tenco-a-san-remo-cropped-68b4ab

Pubblicato il: 21/03/2020 da Skatèna