Nick Cave: 30 anni fa usciva “The Good Son”
The good son walks into the field
He is a tiller, he has a tiller’s hands
But down in his heart now
He lays down his queer plans
Against his brother and against his family
Yet he worships his brother
And he worships his mother
But it’s his father, he says, is an unfair man
The good son
The good son
The good son
di Skatèna
Il 17 aprile 1990 usciva The Good Son, sesto album in studio di Nick Cave and The Bad Seeds.
Il disco, dalle sonorità blues, rock e new wave, fu registrato da Victor Van Vugt nell’ottobre dell’89 ai Carden Studios in Brasile, e mixato verso la fine di quello stesso anno da Flood e Gareth Jones agli Hansa Studios di Berlino.
Le atmosfere dei brani, non più cupe e oscure come quelle che avevano caratterizzato i lavori precedenti di Cave, qui si fanno più luminose e distese. Questo cambiamento di stile, dovuto in larga parte alla relazione che in quel periodo l’artista aveva avuto con la giornalista brasiliana Viviane Carniero, e anche al fatto che il nostro aveva vissuto a San Paolo dopo un lungo periodo di rehab e disintossicazione, conferisce all’album una sorta di contrasto di tonalità rispetto alle composizioni “anfetaminiche” partorite invece a Dresdener Straße 11 a Berlino.
Qui sotto , un’intervista in cui Nick Cave parla del disco, del suo ruolo in Ghosts of the Civil Dead e del suo libro And the Ass Saw the Angel , uscito nel 1989.
Di seguito, invece, i videoclip di due singoli estratti dall’album.