di Massimiliano Montenz

Perché è importante oggi scrivere della morte oggi di Gigi Simoni anche nella nostra Radio ove solitamente in prevalenza leggete approfondimenti di musica e/o attualità ?!? Perché esser stati nella vita gentleman come il mitico GIGI spesso NON paga, ma è la cosa più Rock che a volte si può fare.

Il secondo motivo è perché IO il 6 maggio del 1998 ero al PARCO dei PRINCIPI a Parigi a vedere la vittoria nella finale della Coppa Uefa da parte della sua INTER contro la mia Lazio quella di Sven Goran Erikson, Mancini e Nesta (3-0).

Più forti di Noi i loro Zamorano, Zanetti e Ronaldo.. Ed a Gigi mancava Bergomi infortunato.

Ma la Lazio al 5′ era già sotto per il gol di Zamorano che neppure vidi per il forte ritardo accumulato durante il viaggio da Roma (in PULMANN !!!) . Lo ricordiamo quindi per questa vittoria, per le tante promozioni dalla “B” ben 7  di cui ci sembra giusto ricordarne una con il suo Genoa (allenato subito ai primi 4 anni della sua carriera da allenatore dal 1974-75) ottenendo con i Grifoni già nel ’75-’76 una storica promozione in A che bissò quella da calciatore del 1972-73.

Non lo ricorderemo purtroppo per uno SCUDETTO che avrebbe pure meritato.

Ha detto a proposito di questo grande uomo il Presidente MORATTI :

 

“MI È DISPIACIUTO TANTISSIMO, ERA UN UOMO ECCEZIONALE. C’ERA MOLTO AFFETTO FRA NOI. SI È SEMPRE COMPORTATO IN MODO CORRETTO E

AFFETTUOSO E GLI VOLEVO BENE. PER L’INTER È STATO UN ALLENATORE

MOLTO IMPORTANTE. HA VINTO UNA COPPA UEFA, ED È STATO BELLISSIMO. AVREBBE VINTO ANCHE IL CAMPIONATO SE NON CI FOSSERO STATI EPISODI STRANI”.

 

Il Presidente si riferisce a quando I nerazzurri, spinti da Ronaldo contendono il titolo alla Juve perso tra le polemiche nello

scontro diretto a Torino caratterizzato dall’ormai famoso contatto in area tra Iuliano e  Ronaldo.

Lascia il mondo del calcio, che NON gli ha mai attribuito l’ONORE che avrebbe meritato. Aveva scelto di vivere a San Piero a Grado con la famiglia. L’ex allenatore dell’Inter di Ronaldo era stato anche dirigente sportivo e calciatore con il ruolo dii centrocampista. Accanto al mister gentiluomo, la moglie Monica e il figlio Leonardo. Simoni scompare proprio nel giorno del decennale della vittoria interista del Triplete, quel 22 maggio che aveva consacrato il suo operato con l’Inter un decennio prima.

Come giocatore ha militato nel Torino, Brescia e Genoa principalmente, nella sua lunga carriera da allenatore, ha guidato Lazio, Napoli, Inter e Torino. Non potevo non ricordarvi che ieri abbiamo perso un GRANDE UOMO…