Tra rime, battaglie e fermenti culturali: con”L’Ottavo Re” Piotta apre i suoi archivi e ci porta in giro per una Roma bellissima [Intervista a Piotta]
di Valentino De Luca
In un torrido pomeriggio romano di quasi 25 anni fa un ragazzo di Conca d’Oro attraversa la Città, destinazione Ostia Lido, per raggiungere lo studio di uno dei beatmaker più affermati del momento.
Bermuda sopra al ginocchio, occhiali neri e tondi, pelle bruciata dal sole, di quella giornata rimane solo una foto che ritrae Piotta, quadernone delle rime in mano, accanto ad Ice One.
Tommaso forse non lo sapeva, era andato da Sebastiano Ice One solo per registrare “Il Duello“, suo primo pezzo solista registrato in studio, ma si stavano gettando le basi per quello che verrà ricordato come il decennio d’oro del rap romano e italiano, con la Capitale in prima linea nel creare quella mescolanza di stili e generi che segneranno musicalmente un’epoca.
E’ uscito lo scorso 24 luglio “L’Ottavo Re (from 90’s archives)“, ultimo album di Tommaso Zanello aka Piotta, in cui l’artista apre l’archivio delle sue produzioni durante gli anni ’90 e tira fuori i pezzi più freschi e spensierati della sua raccolta.
Raccolta che si compone in digitale e vinile di 9 pezzi, tra inediti e rimasterizzati, + 1 bonus track pensata appositamente solo per la copia in vinile (“L’Attacco dei Funkadelici 4“) oppure solo per la copia in digitale (“Alcolizzato“).
Rap, reggae, raggamuffin, funk: ne “L’Ottavo Re” rivive quell’atmosfera magica di 25 anni fa in cui un gruppo di ragazzi romani e non solo, uniti dalla passione per le discipline dell’Hip Hop si incontravano a Piazzale Flaminio, nei pomeriggi dopo scuola (il Giulio Cesare frequentato da Tommaso, Brusco, Chef Ragoo…) o durante gli anni universitari.
Nel tempo si sono alternati diversi stili e idiomi (di non secondaria importanza la vicinanza del liceo francese Chateaubriand), prezioso contributo da parte di coloro che negli anni si sarebbero affermati sulla scena dell’Urbe: i Flaminio Maphia (nella formazione ancora con Sparo Manero aka Il Turco), Danno e Beffa (poi Masito, assieme ad Ice One e Piotta nella Taverna Ottavo Colle), Mc Giaime, vera enciclopedia del rap d’oltreoceano in un periodo in cui ancora non si era diffuso internet, nonchè diversi campioni delle discipline Doppia H:dal writer Stand ai breakers come Crash Kid…
A L’Ottavo Giorno, la trasmissione di approfondimento di Radio Città Aperta, ho chiacchierato a lungo con Tommaso per parlare di questo “Ottavo Re”, ma anche della Città e del clima musicale e culturale che si respirava negli anni ’90.
Ascolta il Podcast con l’intervista!
Pubblicato il: 30/07/2020 da Valentino De Luca