Zoso dei Led Zeppelin compie 49 anni
And if you listen very hard
The tune will come to you at last
When all are one and one is all
To be a rock and not to roll
And she’s buying the stairway to heaven
di Skatèna
L’8 novembre 1971 i Led Zeppelin pubblicavano per la Atlantic Records il loro quarto album in studio Led Zeppelin IV, denominato anche , Four Symbols e The Fourth Album, e variamente indicato come Untitled, Runes, Sticks, ZoSo, The Hermit o, più semplicemente, IV.
- Il quartetto [realizzò] la propria opera più completa, eclettico amalgama di stili e influenze, in grado di mettere tutti d’accordo, e di spalancare le porte dell’eternità artistica ai suoi autori. “IV” è il perfetto album di intrattenimento rock, ideale per una generazione che iniziava a lasciarsi alle spalle l’utopia libertaria dei Sixties, ed eccellente antidoto alla crisi sociale dei Seventies con il suo immaginario di fuga e la sua musica dinamitarda ed esoterica. (Storia della Musica)
Registrato a Londra, tra gli studi Island e Olympic, dopo un remissaggio alquanto lungo e laborioso, Led Zeppelin IV venne pubblicato in ritardo di quattro mesi, ma fu uno degli album di maggior successo commerciale della storia della musica rock, con oltre 10 milioni di copie vendute nei soli USA, nonostante il suicidio commerciale paventato dall’Atlantic Records e nonostante la copertina “anonima”.
Ma si trattò anche dell’ultimo trionfo di Page e compagni, considerato che dopo la sua pubblicazione il “Dirigibile” iniziò la sua parabola discendente.
- Otto brani, in cui lo stile dei dischi precedenti viene ripreso, ma arricchito con nuove sonorità: hard-rock, blues, country-folk e suoni che evocano fantasie mistiche ed esoteriche, si riversano letteralmente in uno storico volume musicale, quasi una summa definitiva dell’intero repertorio zeppeliniano. (Onda Rock)
Il materiale, già abbozzato nel dicembre del 1970 presso gli Island Studios di Basing Streets, fu perfezionato quando il gruppo si trasferì nella casa rurale di Headley Grange, come avvenuto già per le registrazioni di Led Zeppelin III: le incisioni si svolsero, dunque, in un clima molto sereno e rilassato, e vennero effettuate nello studio mobile dei Rolling Stones (arrivato una settimana dopo l’insediamento del gruppo), allora guidato da Ian Stewart, manager dei Rolling Stones e pianista boogie woogie.
Di seguito, Stairway to Heaven, la quarta traccia dell’album, suonata dal vivo dai Led Zeppelin durante un concerto: considerata una delle rock songs più belle in assoluto, è a tutt’oggi una delle più richieste dalle stazioni radio negli USA nonostante non sia mai stata pubblicata come singolo.
Il brano, divenuto l’inno per antonomasia dei Led Zeppelin, fu abbozzato musicalmente da Page già nel marzo del 1971 (con una prima assoluta alla Ulster Hall di Belfast), e in seguito fu ultimato da tutti e quattro gli Zeppelin, anche se non verrà mai inciso su 45 giri nonostante le pressioni dei discografici. Il testo di Plant si ispira alla letteratura fantastica celtica e in particolare ai miti contenuti nel libro di Lewis Spence, Magic Arts in Celtic Britain.
Dalla copertina, dove non vi è indicato né nome, né titolo, evitando ogni riferimento alla band, in forte contrasto con i dettami del marketing musicale dell’epoca, si comprende subito come i Led Zeppelin abbiano voluto riaffermare il loro rifiuto di ogni elemento extra-musicale, in aperta polemica con la stampa britannica che aveva ironizzato sulla loro condotta da agiate rockstar. (cit: Onda Rock)
Pubblicato il: 08/11/2020 da Skatèna