Patti Smith: 48 anni fa il suo debutto su album con “Horses”
Jesus died for somebody’s sins but not mine
10 novembre 1975: Patti Smith, la sacerdotessa del rock di Chicago, una delle donne più carismatiche e dirompenti della storia della musica, pubblica per la Arista Records il suo debut album Horses: fu così che rock, recitazione e avanguardia si incontrarono sprigionando germi dal sapore punk e new wave.
- […] il meno elettrico dei suoi dischi degli anni ’70, convulso, originale, punk, un disco unico che […] traghetta, dal passato al futuro, nuove sonorità ed emozioni indelebili. (Fonte: Fotografie Rock)
Prodotto da John Cale dei Velvet Underground, e registrato e mixato all’Electric Lady Studio di New York, Horses si classificò al 47° posto (il 7 febbraio 1976) della classifica statunitense Billboard 200.
- La madrina del punk segue, qui più che nei suoi lavori successivi, un modulo espressivo ricamato sulla ritmicità dei suoi versi e sulle impunture drammatiche del recitativo all’interno di un rock fluido e teatrale, anche se mai sopra le righe o pomposamente progressivo. Non una grande cantante ma una performer eccezionale per com’è in grado di modulare la voce, Patti si presenta con una band che la sa assecondare sulla via del free form, e nel contempo rendere di nuovo incendiari i classici (Gloria dei Them e Land of Thousand Dances), oltre che interpolarli alla musica originale con una finezza notevole. (Sentire Ascoltare)
Ad accompagnarla alla chitarra c’è sempre lui, il compagno Lenny Kaye, produttore della mitica raccolta di brani garage/proto punk di metà anni ’60 Nuggets.
Eccola la mia preferita di tutto l’album, la cover di Gloria di Van Morrison.
Formazione
- Patti Smith – voce
- Lenny Kaye – chitarra solista
- Ivan Kral – chitarra, basso elettrico
- Richard Sohl – pianoforte
- Jay Dee Daugherty – batteria
Ospiti
- Tom Verlaine – chitarra (brano: Break It Up)
- Allen Lanier – chitarra (brano: Elegie)
- John Cale – basso (brano: My Generation)