La storia e il significato di Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics
Hold your head up, movin’ on, keep your head up, movin’ on
di Karol Lapadula
25 dicembre 1954: nasce ad Aberdeen, in Scozia, Ann “Annie” Lennox, con Dave Stewart negli Eurythmics e cantante solista.
Per festeggiare i suoi 66 anni oggi voglio parlarvi di Sweet Dreams (Are Made of This), singolo degli Eurythmics estratto dall’album omonimo.
Il video, diretto da Chris Ashbrook nel gennaio del 1983, vede la Lennox nel suo inconfondibile stile androgino (i giornalisti la consideravano “la Grace Jones bianca”) e all’epoca ricevette un airplay consistente su MTV.
Ma qual è la storia dietro questa canzone?
Nel 1980 Dave Stewart ed Annie Lennox, che suonavano insieme già da qualche anno nella band pop-rock The Tourists, avevano una relazione. Tuttavia, con quel gruppo non riuscivano ad avere successo e a sfondare nel mondo della musica, così quell’anno, alla fine di un tour in Australia, pensarono di separarsi. Nonostante ciò, decisero di continuare a produrre musica, cercando di darle una virata verso l’elettronica più sperimentale. Formarono così gli Eurythmics, il cui primo album, In the garden, uscì nel 1981, ma si trattò di un flop. In seguito decisero di allestire un piccolo studio di registrazione casalingo nei pressi di Camden a Londra, e dopo aver ottenuto un piccolo prestito bancario, poterono acquistare una serie di attrezzature tra cui un Drum Computer MC5. Far funzionare tutta quella roba, però, non era affatto semplice, come ha ricordato ed ammesso lo stesso Dave. Finché un giorno, mentre Dave stava “esplorando” quella strumentazione in cerca di qualche imput musicale, gli uscirono fuori un ritmo e un riff che catturarono l’attenzione di Annie, la quale subito si mise al sintetizzatore: dall’interazione tra i due nacque l’embrione di Sweet Dreams, sul quale poi la Lennox improvvisò un testo: “Sweet dreams are made of this… i sogni sono fatti di questo“, cercando di tradurre in musica lo stato di abbattimento morale in cui la coppia versava dopo le numerose delusioni ricevute.
Mi sentivo molto vulnerabile. la canzone era un’espressione di come mi sentivo: senza speranza e nichilista. Mi sentivo come se fossimo in un mondo ovattato, come se qualunque sogno stessimo inseguendo non si sarebbe mai avverato – Annie Lennox
Dave Stewart, però, pensò che il testo della canzone era troppo deprimente, così aggiunse la strofa “Hold your head up… tieni la testa alta” per trasmettere, a chi l’avesse ascoltata, anche un segnale di positività e di speranza.
Sweet Dreams diede il titolo all’album degli Eurythmics che uscì nel mese di gennaio dell’83. Un dj di una radio di Cleveland cominciò a passare spesso la canzone, che fu così sempre più richiesta dagli ascoltatori, tanto che l’etichetta discografica della band decise, finalmente, di pubblicarla come singolo.
Sweet Dreams consacrò in seguito gli Eurythmics alla fama mondiale e al conseguente successo commerciale. La clip musicale che lo accompagnò contribuì a far sì che il brano raggiungesse la posizione numero due nella classifica dei singoli nel Regno Unito e la numero uno nella Billboard Hot 100 nel 1983.
Celebre la cover del brano realizzata nel 1995 dai Marilyn Manson per il loro album Smells Like Children:
Anche Nas cita la canzone degli Eurythmics nel suo pezzo Street Dreams:
Nel 2020 Achille Lauro ha inciso una cover del pezzo nel suo album 1990 in duetto con Annalisa:
Pubblicato il: 25/12/2020 da Skatèna