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ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI

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ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI

L’ULTIMO MIGLIO (di internet)

L’ULTIMO MIGLIO (di internet)

di Miro Barsa

C’è un meme che gira da tempo su internet. Un meme, una di quelle immagini spiritose che rappresentano una situazione o un sentimento divertente, irriverente, cinico. Il meme mostra diversi soggetti: Wikipedia, Facebook, Google, Internet e l’Elettricità. Ognuno ha un suo motto: Wikipedia conosce tutto, Facebook conosce tutti, Google ha tutto.

Internet afferma che tutti gli altri, senza di lui sono nessuno

“Ma fatemi il piacere…” chiude l’elettricità

In effetti le cose digitali sono così complesse e anche molto di più. Si possono usare molte tecnologie per fare un sito, e queste tecnologie si rinnovano, avanzano. Avendone scelta una troverete sempre qualcuno che vi dirà “ma ancora usi questa cosa? Io lo facevo nel 1998!” (il 1998 è come il pleistocene in informatica). La cosa interessante è che non conta la tecnologia singola, ma l’intera catena tecnologica.

La tecnologia e Radio Città Aperta

La catena di Radio Città Aperta inizia da voi ascoltatori e termina in noi speaker che mettiamo musica, intervistiamo, facciamo articoli, organizziamo eventi. Abbiamo fatto un sito, e cerchiamo di aggiornarlo e farlo bello e funzionale. Abbiamo fatto un applicazione per telefonini, al meglio delle nostre possibilità. Cerchiamo di andare in onda con la migliore qualità audio possibile, con contenuti interessanti, vari, musicali ed informativi, di approfondimento e di intrattenimento.

Ma se poi casca internet tutto questo tende ad essere inutile. La rete internet in Italia ha alti e bassi, zone ad altissima velocità e zone quasi completamente non coperte. Disponibilità di fibra e 5g, e buchi neri dove funziona il grigione*, gli sms e basta. A complicare le cose c’è anche tutta una logica di liberalizzazione e operatori virtuali.

Se da una parte questo ha abbassato il prezzo generale dell’offerta internet e voce, sia per telefonini che per la rete di casa, dall’altra apre scenari disastrosi quando vi è un problema. Il vostro operatore internet a casa, potrebbe essere responsabile di guasti ma solo “fino ad un certo punto”.

Non è colpa mia!

Potrebbe succedere che il pezzo di cavo che vi arriva al telefono, l’ultimo pezzo di cavo, l’ultimo miglio non sia di sua competenza, per cui se un topo mangia un pezzo di doppino sotto il vostro palazzo, come effetto a voi non vi funziona internet, voi chiamate il vostro operatore, l’operatore fa le sue diagnosi e capisce che non è un problema suo, contatta il responsabile dell’ultimo miglio, che apre un caso, fa le sue diagnosi, eventualmente manda una squadra (gente vera con chiavi inglesi e un furgoncino) che fa le sue ispezioni, trova il guasto.. bla bla bla…

se un topo mangia un pezzo di doppino sotto il vostro palazzo, come effetto a voi non vi funziona internet, voi chiamate il vostro operatore, l’operatore fa le sue diagnosi e capisce che non è un problema suo, contatta il responsabile dell’ultimo miglio, che apre un caso, fa le sue diagnosi, eventualmente manda una squadra (gente vera con chiavi inglesi e un furgoncino) che fa le sue ispezioni, trova il guasto..

Complesso, lo so. A questo punto, se anche avete il sito della vostra web radio super performante, il tutto se ne va a farsi friggere perché voi non riuscite a trasmettere fin quando la catena di risoluzione, simile alla canzone “alla fiera dell’Est” di Branduardi, non si risolve.

Immaginate, allo stesso modo, se un albero casca su un traliccio e manda tutto in black out (fatto vero accaduto nel 2003 ). Niente corrente, niente internet, niente webradio!

Resistenza tecnologica

Questo ci insegna, se ce ne fosse il bisogno, che ogni tecnologia è resistente e potente, quanto lo è il suo pezzo più debole.

Ogni tecnologia è resistente e potente, quanto lo è il suo pezzo più debole

Bene, ora potete tornare ad ascoltare le trasmissioni!

 

 

*dicesi grigione il telefono grigio della SIP con rotella per chiamare. A volte dotato di lucchetto per evitare le chiamate.

Pubblicato il: 22/01/2021 da Miro Barsa