Davvero in Spagna un rapper viene incarcerato per i suoi testi? [Intervista a Marco Santopadre]
di Valentino De Luca
Se c’è un valore a cui l’Europa pare tenere è l’affermazione dei diritti inviolabili dell’Uomo.
Lo ha dimostrato recentemente quando,nella gestione del Recovery Fund, ha posto a Polonia ed Ungheria,che minacciavano veti all’approvazione del bilancio, la questione del rispetto dello stato di diritto.
Tale solerzia rivolta ad Est però pare non trovare medesimo riscontro quando accade che nella sua parte occidentale venga messo in discussione uno dei diritti fondamentali della Democrazia ovvero la libertà di espressione.
Il rapper Pablo Hasèl,al secolo Pablo Rivadulla Duró, 33 anni,comunista e cantante rapper sempre polemico con le istituzioni centrali spagnole,in particolar modo la Monarchia, è stato condannato a nove mesi di carcere, sei anni di “inabilitazione” – un pò la nostra “interdizione dai pubblici uffici”– e al pagamento di una multa di 30mila euro per i reati di incitamento al terrorismo e insulto sia contro la Corona che le istituzioni.
Rinchiusosi dentro l’Università di Lleida,è stato comunque raggiunto dalle forze dell’ordine e condotto in carcere.
Posto che Hasèl ha più volte ridicolizzato la monarchia spagnola evidenziandone le amicizie internazionali («per colpa dell’Arabia Saudita i bambini in Yemen soffrivano tremendamente. Cose tipiche degli amici democratici di quei mafiosi dei Borboni» – scrive il rapper in uno tweet) e denunciato la presunta continuità tra le istituzioni democratiche spagnole e il Regime Franchista, è lecito per un artista finire in galera e venire estromesso dalla vita democratica del Paese (reato di inabilitazione) per aver espresso il proprio pensiero nei testi e sui social?
Nell’Europa del 2021 non vi è una profonda contraddizione nel condannare regimi esteri con tendenze autoritarie e antidemocratiche e permettere che in uno Stato dell’Unione si metta in carcere un rapper per le sue canzoni?
A L’Ottavo Giorno Ne abbiamo parlato con Marco Santopadre, collaboratore de Il Manifesto e Nena News.
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