#SondaggioRCA – Miglior artista femminile
di Matteo Giacchè
KATE BUSH
Passione per il pianoforte e anima cangiante, Kate Bush ha da subito dimostrato uno spirito artistico dalle mille sfaccettature, che trova la sua espressione non solo nella musica, ma anche nei suoi mille costumi.
Una profondità artistica dalle molteplici ispirazioni, che ci ha regalato album come the Kick Inside (1978), inciso e pubblicato a soli 23 anni, Never For Ever (1980) e Hounds of Love (1985). Per poi continuare a far sentire la sua produzione e la sua influenza per più di quarant’anni.
La regina dell’ “art pop” ha il suo tratto distintivo nel trasformismo, a livello vocale e musicale. Dopo il grande successo iniziale si è rimessa in gioco, esplorando altre sonorità, diversi stili di scrittura, di cantato, senza mai risultare banale, coronando il tutto in una splendida collaborazione con Peter Gabriel in quel capolavoro di So, nel brano Don’t Give Up.
Una voce ineguagliabile dalle mille sfumature accostata ad una costante sperimentazione, fanno di Kate Bush un’artista enorme. un vero e proprio patrimonio.
Kate Bush – Running Up That Hill (1985)
https://www.youtube.com/watch?v=wp43OdtAAkM
BJÖRK
Più o meno negli stessi anni muoveva i primi passi tra le sette note anche un’altra musa ispiratrice, allora giovanissima: Björk Guðmundsdóttir, che fortunatamente ha deciso di farsi conoscere esclusivamente con il suo nome di battesimo, attraverso la sua musica.
Ha sperimentato giocando con i generi più disparati, talvolta fondendoli tra loro con risultati estremamente freschi e sorprendenti.
Il suo album d’esordio – Debut – è considerato uno dei primi lavori ad aver portato la musica elettronica ad un pubblico più ampio. Insieme all’amore per i synth e per l’house, si riconoscono nei suoi brani il jazz e il trip hop, talvolta accomodati su un comodo letto di sonorità ambient.
Ancora oggi brani come Venus As a Boy e Violently Happy suonano attuali, accompagnati negli anni da altri picchi di qualità, come gli album Homogenic, Post e Vespertine.
Riuscire a tenere così alto il livello dei propri lavori esprimendosi in modo così unico e originale non è da tutti, per questo e tanti altri motivi, Björk è sicuramente una delle voci femminili più influenti dei nostri tempi.
Björk – Venus as a Boy (1993)
https://www.youtube.com/watch?v=-InGZWvJhok
TORI AMOS
Entrambe le artiste precedenti hanno iniziato a fare musica da adolescenti, con una maturità sorprendente già in giovane età. Tuttavia, con Tori Amos siamo letteralmente davanti ad una bimba prodigio. A soli 5 anni vince una borsa di studio per entrare al Peabody Institute, conservatorio della John Hopkins University. Con delle premesse così, non è difficile immaginare come sia diventata la cantante e musicista che è adesso.
Eppure gli esordi nel mondo discografico non furono rosei. Il disco di debutto della sua band Y Kan Tori, non riscuote successo e dunque Tori Amos intraprende la carriera solista.
In questa formula la musicista di Newton trova la sua dimensione. Il suo primo album – Little Hearthquakes – contiene capolavori come Crucify e Winter. Segue la consacrazione con Under The Pink, lanciato dall’immortale Cornflake Girl per poi costellare circa trent’anni di carriera con dischi eccezionali e concerti commoventi.
Il peso della sua musica si fa sentire ancora oggi e fa sì che la Amos entri di diritto tra le musiciste più brave e influenti del panorama musicale internazionale.
Tori Amos – Conrflake Girl (1994)
https://www.youtube.com/watch?v=w_HA5Czhtx4
FLORENCE WELCH
Forse la conoscete accompagnata dalla sua band come Florence and the Machine, ma l’anima di quel progetto è la cantautrice inglese.
Lo so. Starete pensando: “dove sarebbe Florence senza le cantanti menzionate prima?”.
È vero, sicuramente l’hanno ispirata, ma questo non deve diventare motivo per pensare che non sia al loro livello.
La Welch ha da subito dimostrato personalità, originalità, un’ottima capacità di scrittura ed è accompagnata da una band estremamente valida, che fa da tappeto per il suo timbro vocale celestiale.
I suoi brani sono permeati da una sensibilità fuori dal comune, e la sua voce timida si trasforma in quella di una leonessa quando sale sul palco e lo fa suo, incantando gli spettatori.
Parlano per lei i tanti video dei suoi concerti, ma soprattutto le sue canzoni.
Dog Days Are Over, Shake It Out, Queen of Peace, Ship to Wreck, Sky Full of Song, Patricia e Hunger, sono solo alcuni dei capolavori che la cantautrice inglese ci ha regalato.
La sua carriera è ancora breve se paragonata a quella delle altre cantanti presenti in questo sondaggio, ma la sua bravura è fuori discussione ed è di diritto tra le migliori voci femminili di questo decennio.
Florence + The Machine – Shake it Out (2011)
https://www.youtube.com/watch?v=WbN0nX61rIs
Chi è la vostra preferita tra queste quattro cantanti e musiciste?
Pubblicato il: 06/06/2021 da Matteo Giacchè