Biden all’Onu dimentica Kabul..e non solo!
di Massimiliano Montenz
Ieri nel preparare la mia diretta del martedì sera ho davvero avuto un forte impulso di biasimo nel giudicare l’operato del Presidente americano. SI parlo di Biden. Dieci giorni fa presidiava al ricordo dell’attacco alle Twin Towers del 2001 mentre i talebani si riprendevano Kabul affermando anche che non fu Osama bin Laden l’artefice. E in questi giorni – se pur a capo della Nato – si dimentica di avvertire i suoi principali alleati del contratto/accordo con l’amico di sempre (il Regno Unito extra europeo) a favore dell’Australia alla quale si vendono sottomarini nucleari a discapito della Francia che stava firmando lo stesso contratto di vendita con sottomarini non dotati delle medesime testate. E’ la nuova sfida del Pacifico contro l’odiato nemico cinese che nell’immaginario occidentale rappresenta oggi quello che fu l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. Tutto questo mentre sempre Biden si presenta all’Onu sventolando la bandiera della Pace. Certo più difficile occuparsi del problema globale dell’immigrazione che in loco (lungo i confini statunitensi) vede ancora il Muro trumpiano respingere i messicani da una parte e dall’altra la polizia texana frustare uomini e donne haitiane.
Ho discusso di questo mio atteggiamento con amici più liberali che vedono in me ancora il germe antiamericano. Condivido il punto di Galli della Loggia su Corsera (*) sui limiti di un’Europa senza politica né esercito comune , ma preferisco l’atteggiamento e l’analisi di Rampini che su Repubblica (**) si focalizza sulla sfida nel Pacifico vista come anti-cinese. A queste aggiungo che se si deve sempre trovare un senso alla politica americana e giustificarne anche gli estremismi, forse in occidente occorrerebbe anche guardare di più alla Cina non solo come male assoluto. Gran parte dei beni che usiamo vengono prodotti li. Facendo i suoi interessi economici sta industrializzando la maggior parte del paese che finora viveva in campagna e sta decisamente andando verso una Green economy che l’Europa fatica a concepire. Senza pensare che nelle nostre città e nelle nostre scuole ci sono più figli di cinesi che americani. E forse dovremmo protestare per la carcerazione in Canada di Meng Wanzhou leader di Huawei arrestata solo perchè la più potente concorrente per il 5G almeno quanto lo facciamo per Patrick Zaki. Ma si sa in Italia guardando lo stivale abbiamo lo sguardo rivolto sempre e solo a sinistra , ma non quella politica bensì quella geografica dell’occidente e non sappiamo neppure quello che accade a destra, in oriente dove vivono più del 50% degli umani..
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Pubblicato il: 23/09/2021 da Massimiliano Montenz