Max intervista Caoilinn Hughes
Sapevo che Caoilinn (si pronuncia Kilin) mi avrebbe riportato con la mente ed il cuore in Irlanda. Leggi il suo libro ( dove incontri anche aneddoti forti e sarcastici) e poi quando ascolti la sua voce non ti rendi conto come quel timbro così dolce possa tradursi in un romanzo a volte anche oscuro, duro per il suo realismo.
Grazie a Chiara Barone (ufficio stampa dell’editore pessime idee) l’abbiamo avuta per un intervista che racconta tante storie in una. Una famiglia, un Capo famiglia (Manus) e due figli ( Cormac e Doharty) che come Caino e Abele sono in contrasto su tutto. Ma quando il padre si trova in difficoltà, ritrovano l’unione (la spiritualità di un popolo religioso e cattolico) e la crisi familiare coincide con il disastro economico di una paese che qualche anno prima veniva considerato la Tigre Celtica. E qui inizia un altro romanzo. Che ci vede vicini come italiani. La malattia, la depressione, l’idea tabù del suicidio (non siamo cattolici anche noi?!?) sconvolge questa famiglia come tutta l’Irlanda ed insieme tutti noi, la ns. anima.
Per la prima volta in traduzione italiana di Anna Mioni (revisione a cura di Federica Aceto) , nell’intervista vi anticipiamo il capolavoro di Caoilinn Hughes, considerata la nuova voce della letteratura irlandese contemporanea.
Ascolta il podcast dell’intervista
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