Le molteplici Nature del talento: intervista a Erica Mou
Erica Mou ha presentato agli ascoltatori il suo nuovo album Nature e ha raccontato delle sue numerose esperienze legate alla narrazione, dal teatro alla letteratura.
Artista poliedrica, a proprio agio sul palco così come su un set cinematografico, è apparsa nel film Figli (2020) di Mattia Torre, commedia con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, e in Quo vado (2016) di Checco Zalone, oltre ad aver realizzato il brano Dove cadono i fulmini, canzone scelta da Rocco Papaleo come colonna sonora del suo film Una piccola impresa meridionale per cui Erica ha ottenuto una nomination ai David di Donatello 2014. In oltre dieci anni di carriera ha pubblicato sei album, partecipato al Festival di Sanremo (2012) nella sezione Giovani, in cui si classifica seconda, vincendo il Premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv, realizzato moltissime collaborazioni di prestigio e centinaia e centinaia di concerti in tutta Europa, dove ha calcato grandi palchi come quello del Primo Maggio di Roma, dell’Heineken Jammin’ Festival, del Wind Music Awards e dello Sziget, realizzando anche aperture ad artisti come Paolo Nutini, Patti Smith e Suzanne Vega. Con Nature è approdata a nuove sfumature di scrittura, in cui, alternando anche l’uso delle lingue, dall’italiano all’inglese, passando per il dialetto della sua terra, associa in ogni brano elementi e processi della natura ad emozioni e comportamenti degli uomini e delle donne. Il disco è prodotto dalla stessa Mou insieme al polistrumentista britannico MaJiKer e registrato tra la Puglia, Tolosa, Milano e Londra.
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