Traccia corrente

SELEZIONI MUSICALI

RCA - Radio città aperta

SELEZIONI MUSICALI

Perché “Non siamo sufi”? Intervista a Pejman Tadayon

ASCOLTA L'INTERVISTA

Il musicista e pittore iraniano Pejman Tadayon ha presentato agli ascoltatori il suo nuovo album Non siamo sufi (Squilibri, 2022). Un’ottima occasione per parlare di arte, poesia e filosofia in modo non convenzionale.

Non-siamo-sufi-copertina

Artista poliedrico, diviso tra musica e pittura, Tadayon come compositore e musicista si presenta con un nuovo progetto in cui risuona la sua stessa condizione esistenziale, sospesa come un ponte tra culture diverse. Nativo di Esfahan, città d’arte iraniana, e arrivato in Italia ancora giovane, si è formato infatti nella ricchezza della tradizione persiana che ha avuto poi modo di confrontare con le molteplici suggestioni raccolte lungo la sua permanenza in Occidente. Non siamo sufi, pubblicato da Squilibri, si prospetta pertanto come l’omaggio che un artista rivolge alla sua stessa formazione, con la trasposizione in musica di alcune poesie di quattro grandi mistici persiani come Rumi, Omar Khayyam, Hafez e Saadì: musiche originali ma eseguite con gli strumenti classici della tradizione persiana in modo da rievocare le sonorità più pertinenti a quei versi, peraltro cantati in farsi ma tradotti in italiano nei testi per facilitarne la comprensione.

Registrato “in solitaria” durante i mesi del primo lockdown, il disco è impostato sulla musica tradizionale persiana che abbraccia una pluralità di paesi, dall’Iran all’Armenia, e risente, dunque, delle declinazioni locali che i singoli popoli hanno dato a questa musica, con influenze che arrivano anche dal mondo greco e bizantino. Non siamo sufi è animato anche dalla stretta connessione tra musica, poesia e pittura, secondo suggestioni radicate nella cultura persiana ma ravvivate dalla lettura di Kandinsky, Lo spirituale nell’arte, in un autore come Pejman Tadayon convinto che “Oriente e Occidente possano incontrarsi e conoscersi profondamente” anche se non ha che la musica e la pittura per dimostrarlo. I suoi quadri, del resto, sono quadri sonori che hanno la peculiarità di poter essere suonati alla stregua di qualsiasi altro strumento a corde.

Stringendo in un solo abbraccio sensoriale il lettore/ascoltatore, nella successione di quadri e brani musicali si va così delineando un percorso lungo il quale si svela progressivamente una verità più profonda, affidata alle pagine forse più significative della tradizione sufi: un sentimento di estraneità, ad ogni appartenenza rigidamente intesa, è indispensabile per vivere in piena libertà.

 

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
▶ Ascolta su www.radiocittaperta.it
📱 Whatsapp, Telegram, SMS: 347 2450020
📳 App: www.radiocittaperta.it/app/


I podcast di IntervisteInterviste