Zappa Xerox, “The Man From Utopia” e il concerto a Palermo nel 1982 tra i lacrimogeni
Nel 1983 Frank Zappa pubblicava per la Barking Pumpkin Records l’undicesimo album in studio The Man From Utopia, disco di genere rock e dallo stile alternative – jazz – avantgarde – parody.
Il titolo dell’album trae origine dall’omonimo classico del doo-wop composto da Donald e Doris Woods, eseguito come cover da Zappa stesso ma fuso in un medley con un’altra hit dello stesso genere, ovvero Mary Lou (brano del 1955 di cui è autore Obie Jessie): di qui il titolo The Man From Utopia Meets Mary Lou. (Fonte: https://www.donlope.net/fz/lyrics/The_Man_From_Utopia.html#Utopia)
Queste le tracce presenti:
A1 Cocaine Decisions
A2 The Dangerous Kitchen
A3 Tink Walks Amok
A4 The Radio Is Broken
A5 Mōggio
B1 The Man From Utopia Meets Mary Lou (Medley)
B2 Stick Together
B3 Sex
B4 The Jazz Discharge Party Hats
B5 We Are Not Alone
L’artwork del disco venne realizzato da Tanino Liberatore (definito dallo stesso Zappa “il Michelangelo del fumetto italiano”), il celebre autore di Ranxerox, che infatti ritrasse Frank in stile Xerox con una chitarra elettrica dal manico spezzato e con una paletta scacciamosche durante un concerto, con riferimento all’esibizione del musicista statunitense del 7 luglio 1982 al Laghetto di Redecesio di Segrate ed a altri concerti di quel tour italiano.
Riporto la testimonianza di Massimo Tuzzo, che fu presente al concerto di Zappa tenutosi a Palermo a luglio del 1982 (Fonte: giornalepop.it).
- Io ero presente al concerto di Palermo il 14 luglio 1982, giorno del Festino di Santa Rosalia.
Vedere Zappa a Palermo, nel 1982, era veramente un’utopia, ma quella fu un’estate eccezionale, musicalmente parlando, sia nel bene che nel male. Le cosiddette forze dell’ordine, schierate sul prato, si disposero a raggiera davanti al palco e iniziarono a bersagliare noi, che eravamo rimasti seduti sulla gradinata, con generose raffiche di lacrimogeni: sono quelle scie di fumo che si vedono nel disegno sul retro della copertina del disco.
- Si scatenò il panico dentro e fuori lo stadio, dove la celere continuò lanciando lacrimogeni ad altezza uomo e, lo ricordo bene, anche pietre raccolte in un cantiere limitrofo (stavano rifacendo la pavimentazione del parcheggio, credo). Zappa dopo qualche minuto di smarrimento, raggiunto dai fumi urticanti, interruppe il concerto. Ricordo il senso di soffocamento, la fuga, un’auto in fiamme e le cariche dei celerini inferociti senza un perché, forse aizzati contro i capelloni drogati che costituivano il pubblico di Zappa. Una carica finì per irrompere all’interno di un bar nella piazza antistante, dove forse la polizia aveva visto entrare alcuni ragazzi e dove anche gli inconsapevoli avventori, in attesa di un vassoio di cannoli, furono presi a manganellate […] Il concerto fu un disastro: il palco era posto al centro del campo, mentre noi spettatori sedevamo sulle gradinate. Il risultato visivamente e acusticamente era pessimo. I musicisti erano puntini lontani e la musica (Frank era accompagnato da una stupenda orchestra che dirigeva dando le spalle al pubblico) arrivava malissimo. Così alcuni decisero di scendere e avvicinarsi al palco, di lì a poco tanti altri fecero lo stesso e a quel punto si creò il caos.
Di seguito, il trailer di 1982: L’estate di Frank, documentario del regista Salvo Cuccia sul concerto tenuto da Zappa a Palermo il 14 luglio 1982. Il documentario segue il viaggio che i due figli di Zappa, Diva e Dweezil, hanno fatto nel 2011 per andare a Partinico, in provincia di Palermo, il paese di origine dei nonni di Zappa.
Sandro Paternostro intervista Frank Zappa a Discoring nel 1984:
Compositore, paroliere, cantautore, chitarrista, cantante, bandleader, direttore d’orchestra, produttore e regista americano, Frank Vincent Zappa nacque il 21 dicembre 1940 a Baltimora, Maryland, USA, ma era di origini italiane: suo nonno era siciliano, di Partinico, paesino in provincia di Palermo, ed era emigrato negli Stati Uniti.
Frank sin da subito si nutrì della sua più grande passione, la musica, fino a diventare uno dei compositori più affermati del panorama rock internazionale. Adorava smisuratamente artisti classici contemporanei come Igor Stravinsky, Karlheinz Stockhausen ed Edgard Varèse, che influenzarono la sua produzione assieme al suo amore per il doo-wop di fine anni Cinquanta, il rock & roll e lo “skillful guitar-heavy rock”. Pur essendo un artista inclassificabile dal punto di vista dei generi musicali, possedeva un eccellente senso dell’humor, e con i suoi testi dissacranti non stancava mai di deliziare i suoi innumerevoli fan, anche quando oltrepassava i limiti del “politicamente corretto”.
- E così ha fatto Zappa in tutta la sua carriera e si è divertito a far calderoni di roba tra l’altamente orecchiabile e l’avanguardia pura. E ha messo in scena incredibili cabaret a base di scenette deliranti sul palco e testi che definire assolutamente NON politically correct è un eufemismo. Frank mette tutti alla gogna servendosi del suo humour, bastona usi e costumi della società americana, parla sboccato, non ha paura di prendere per i fondelli chiunque, a qualunque sesso, razza o ceto appartenga. Zappa è una persona libera che osserva ciò che gli sta intorno e ne trae sempre spunto per incredibili testi dotati di gustosi doppi sensi che, a uno studio attento, sono perfette analisi del mondo moderno. (Rolling Stone)
Zappa pubblicò tanti dischi, producendo soprattutto per le sue etichette Bizarre Records, Straight e Barking Pumpkin Records. Questo avvenne dopo aver avuto una serie di beghe con alcuni giganti del settore discografico come Warner Bros e MGM. Negli anni ’80 acquisì i diritti sui suoi vecchi album e iniziò a ristamparli, prima in proprio e poi tramite Rykodisc.
Nel 1988 uscì la sua autobiografia ufficiale e Zappa intraprese un tour mondiale. Ma alla fine del 1991 gli fu confermata una terribile notizia: era gravemente malato di cancro. Morì il 4 dicembre 1993 a Los Angeles. Tuttavia, il suo progetto di pubblicazioni degli album non si arrestò, ed è stato portato avanti dalla Zappa Family Trust (ZFT) grazie a sua moglie Gail, fino alla morte di quest’ultima avvenuta nel 2015.
Pubblicato il: 18/09/2022 da Skatèna