Pane e cioccolata
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di Pane e Cioccolata di Franco Brusati, protagonista Nino Manfredi affiancato da un convincente Johnny Dorelli.
Nino Garofalo è un cameriere italiano in Svizzera, che viene privato del permesso di soggiorno, perché sorpreso ad orinare all’aperto. Tenta comunque di restare come clandestino, attraversando esperienze da incubo: viene assunto da uno stravagante industriale italiano, fuggito perché evasore fiscale, che però si suicida, si aggrega a dei clandestini italiani che vivono in un pollaio, si schiarisce i capelli tentando di farsi passare per nordico, ma viene scoperto e maltrattato. Alla fine si rassegna a tornare in Italia, ma ci ripensa e scende dal treno, prima della frontiera.
Non si tratta di una commedia all’italiana tipica, e Brusati ha dato il meglio di sé nella cifra drammatica, ma l’atmosfera stravolta e grottesca, a volte espressionista del film, è efficace ed in linea con i gusti del pubblico dell’epoca, ed affronta l’importante tematica della emigrazione con partecipazione emotiva. Manfredi, che condiziono’ fortemente la sceneggiatura di Brusati e Fiastri, ci regala una delle sue migliori interpretazioni, finendo, però, talvolta, per essere sopra le righe. Premio David di Donatello per il miglior attore protagonista nel 1974.
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