Il Tempo Supplementare: Intervista al Regista Francesco Maria Cordella
Articolo e podcast a cura di Massimiliano Montenz
Solo la magia del Teatro può vedere rappresentati i sogni della vita in un linguaggio che ci fa percepire sensazioni speciali. Immaginiamo dunque insieme che ad ognuno di noi, sul punto di morte, fosse dato da vivere un Tempo Supplementare. Magari per ripagare il senso di incompiutezza che la vita stessa ci ha lasciato. Bene! Cosa ci faremmo di questo Tempo, come lo utilizzeremmo..
Il regista e protagonista Francesco Maria Cordella che interpreta lo scrittore Corduas, prova a scrivere – insieme ad Irma Ciaramella (in scena come l’attrice Sandra Tanel) – questo finale inedito del racconto, ma metafora appunto della vita stessa.
Durante l’intervista si sente la passione di Francesco, attore e regista, e l’amore che sa dare alle sue creature sceniche perché per amare il teatro bisogna amare prima la vita, ci dice il dott. Cordella. Saper utilizzare ogni giorno il nostro Tempo nella maniera più appassionata possibile per amare il Bene ed il Bello del nostro Mondo. Continuare a parlare con Lui ci porta inevitabilmente alla tragedia e miseria dell’attualità, ma ci infonde anche speranza di trovare la giusta strada per vivere una vita piena.
Un racconto, questo di Roberto Russo, che mette in scena la doppiezza dell’animo umano, sempre conteso fra il Bene e il Male, fra essere o sentirsi uomini o donne.
Opera in scena fino a domenica alle 18 al Teatro Porta Portese per Acts Theater
Si ringrazio l’ufficio stampa quartapareteroma – Andrea Cavazzini
Ascolta il podcast dell’Intervista
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