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COMUNICATO STAMPA da parte del collettivo «269 Libération Animale»: dal 25 al 26 Settembre 2024 NOTTI IN PIEDI (Nuits Debout) DAVANTI AI MATTATOI

COMUNICATO STAMPA da parte del collettivo «269 Libération Animale»: dal 25 al 26 Settembre 2024 NOTTI IN PIEDI (Nuits Debout) DAVANTI AI MATTATOI

COMUNICATO STAMPA

Da parte del collettivo «269 Libération Animale»  

Dal 25 al 26 Settembre 2024

NOTTI IN PIEDI (Nuits Debout) DAVANTI AI MATTATOI ORGANIZZATE IN FRANCIA, GERMANIA, PAESI BASSI, ITALIA, SVIZZERA, ARGENTINA, MESSICO, NUOVA ZELANDA (La lista non è esaustiva)

Manifestazioni:

– Mattaoio PINI Italia (CR)

– Mattatoio Centro Carni (RM)

Contatto stampa: – Referente Cremona: Barbara – | +39 339 264 3024 – Referente Roma: – Arianna – boschettoarianna@yahoo.fr | 003 361 231 4902

Per seguirci: https://www.instagram.com/269.liberation_animale/

Qualche parola sul collettivo « 269 Libération Animale » – Il collettivo antispecista 269 Libération Animale è nato in Francia nel 2016. Si è fatto conoscere per la sua attività offensiva in Europa contro i grandi gruppi del settore dello sfruttamento animale (Bigard, LDC, VanDrie, etc) e per la repressione che ne è derivata contro i suoi due fondatori, repressione contro cui diverse personalità di sinistra si sono indignate.   La forza di 269 Libération Animale risiede in un attivismo che, malgrado la scarsità di risorse, è arrivato a stabilire un rapporto di forza con il sistema economico specista.

Il contributo di questo collettivo è stato quello di mettere in evidenza lo sfruttamento degli animali come un fenomeno sociale e storico, un sistemadi dominazione a sè stante; e quello di inserire la lotta contro questo sistema in un nuovo «tempo politico» attraverso l’impiego dell’azionediretta (26 blocchi di mattatoi in tutta Europa; occupazioni di sedi legali di grandi gruppi dell’agro-alimentare; azioni di liberazione di animali che hanno permesso a più di 3800 individui di essere strappati a macelli, laboratori e allevamenti).

In Italia, 269 LA ha organizzato il blocco del mattatoio di Torino nel Gennaio 2019, che è durato 12 ore ed è  stato effettuato da 90 attivisti; oltre a diverse azioni di liberazione in macelli e allevamenti.

Il collettivo non si rivolge ai consumatori ma ai produttori e particolarmente ai grandi gruppi che oggi impongono la persistenza di un sistema che genera lo sfruttamento e la sofferenza di milioni di animali e di migliaia di lavoratori.

Ugualmente presente sul lato teorico, il collettivo si è sforzato di politicizzare la causa animale e impiegando i suoi sforzi ad introdurre l’antispecismo a sinistra. Gli interventi della cofondatrice ad eventi organizzati da partiti politici Francesi e a numerose conferenze, servono a questo scopo e permettono la concretizzazione di legami con le altre lotte politiche.

Notti in piedi davanti ai mattatoi – 269 Libération Animale ha sempre tenuto a popolarizzare la pratica dell’azione diretta, di mostrare come questa può essere intrapresa da tutti i corpi, tutte le identità e tutte le storie e che non è riservata ad un’elite.

Il primo passo verso una pratica politica offensiva è difficile da compiere per le persone abituate ad un militantismo di strada. Le «Notti in piedi davanti ai mattatoi» esistono precisamente per questa ragione: si tratta di una sorta di azione intermediaria tra la strada (e i metodi tradizionali di volantinaggio, petizioni e manifestazioni) e la pratica dell’azione diretta contro le strutture di dominazione.

Il termine «Nuit Debout» fa riferimento a quello che è stato il grido di battaglia di una generazione: un movimento nato inizialmente per protestare contro la riforma del codice del lavoro, che si è poi trasformato in un’esperienza inedita di democrazia diretta in Francia nel 2016. Un ribollire di nuove idee, d’utopie e di piste concrete per cambiare il mondo. E’ da questa iniziativa politica che si ispirano le «Notti in piedi davanti ai mattatoi» : delle notti durante le quali dappertutto nel mondo, davanti diversi macelli, centinaia di militanti si uniscono per fare del mattatoio un luogo politico, un luogo da interrogare. Non si tratta di accendere candele o di piangere sulla sorte delle vittime, ma di far nascere un vero movimento rivoluzionario e radicale nell’antispecismo.

Precisiamo subito che non mettiamo in causa i lavoratori dei macelli, vittime loro stessi di questo sistema mortifero.

Importante: Si tratta di manifestazioni legali, dichiarate presso le autorità.

Pubblicato il: 19/09/2024 da Skatèna