Klimt. La secessione e l’Italia si focalizza sul rapporto di Klimt con il nostro Paese, ripercorrendone le tappe dell’intera parabola artistica, oltre che sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese.
Klimt e gli artisti della sua cerchia sono rappresentati da oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture, prestati eccezionalmente dal Belvedere Museum di Vienna e dalla Klimt Foundation, tra i più importanti musei al mondo a custodire l’eredità artistica klimtiana, e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.
- Attraversare le sale di Palazzo Braschi, in occasione della splendida mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, è come entrare in un’altra dimensione, di epoche lontane sognate o immaginate. […] La mostra è ottimamente organizzata e ben assortita e consente di fare un viaggio razionale e ordinato. Le opere si possono ammirare con i giusti tempi e con la giusta luce, e con un piccolo sforzo mentale è anche possibile applicare un proprio sottofondo musicale che trova la sua più alta suggestione nella sezione dedicata a Beethoven. (Il Fatto Quotidiano)
La mostra propone al pubblico opere iconiche di Klimt come la famosissima Giuditta I, Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle) (1907) e Amalie Zuckerkandl (1917-18).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta_I#/media/File:Gustav_Klimt_039.jpg
Sono stati anche concessi prestiti del tutto eccezionali, come La sposa (1917-18), che per la prima volta lascia la Klimt Foundation, e Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_signora_(Klimt)#/media/File:Gustav_Klimt_061.jpg
Fanno da cornice a questi grandi lavori del maestro austriaco e contribuiscono al racconto del periodo della Secessione viennese, anche dipinti e sculture del Museo Belvedere, firmati da altri artisti, quali Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, Johann Victor Krämer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch e molti altri.
Grazie alla collaborazione tra Google Arts & Culture Lab Team – nuova piattaforma di Google dedicata all’approfondimento delle arti – e il Belvedere di Vienna, tornano in vita tre celebri dipinti conosciuti come Quadri delle Facoltà – La Medicina, La Giurisprudenza e La Filosofia -, allegorie realizzate da Klimt tra il 1899 e il 1907 per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna e rifiutate da quest’ultima perché ritenute scandalose.
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Gustav Klimt _ Hygieia, particolare del quadro della facoltà La Medicina.
Fonte: http://www.museodiroma.it/it/infopage/ottava-sezione-i-quadri-delle-facolt
Ciò che rimane di queste opere andate perdute nel 1945 durante un incendio scoppiato al castello di Immendorf in Austria, sono solo alcune immagini fotografiche in bianco e nero e articoli di giornale. La sfida di Google Arts & Culture è stata quindi di ricostruire digitalmente i pannelli a colori, attraverso il Machine Learning e con la consulenza del dott. Franz Smola, curatore della mostra e tra i maggiori esperti di Klimt al mondo.