“Mediterráneo” il film sulla storia vera di Open Arms vince il premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma
Si è conclusa ieri la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (dal 14 al 24 ottobre) con l’assegnazione del “Premio del Pubblico FS” al film Mediterráneo: Open Arms – La legge del mare di Marcel Barrena, una coproduzione spagnola di Lastor Media, Fasten Films, Arcadia Motion Pictures e Cados Producciones con la casa di produzione greca Heretic, il film sarà distribuito in Italia da Adler Entertainment.
La storia ha inizio nell’autunno 2015 quando due bagnini spagnoli, Òscar (Camps) e Gerard (Canals), colpiti dalla straziante fotografia di un bambino annegato nel Mediterraneo (il piccolo Aylán Kurdi di tre anni, ritrovato senza vita sulla spiaggia di Bodrum in Turchia), partono per l’isola di Lesbo, dove scoprono una realtà sconvolgente: ogni giorno migliaia di persone rischiavano la vita cercando di attraversare il mare con imbarcazioni precarie, per fuggire dalla miseria e dalle guerre che affliggono i loro paesi d’origine (in particolare la Siria), ma la cosa più sconcertante è che nessuno svolgeva attività di salvataggio, anzi la guardia costiera li respingeva e i gommoni venivano bucati apposta perché in caso di naufragio si può chiedere asilo, altrimenti si è considerati immigrati clandestini. Insieme alla figlia Esther (che oggi è a capo dell’associazione) e agli altri membri della loro squadra, Òscar e Gerard lottano per compiere il lavoro disatteso dalle autorità e per portare a migliaia di persone l’aiuto di cui hanno estremo bisogno. Tratto dalla storia vera di Òscar Camps il fondatore di Open Arms, l’Ong che in cinque anni ha salvato circa 60mila persone, il film è estremamente realistico (sembra quasi un documentario), molte scene sono girate in mare e tra gli attori ci sono profughi veri.
Òscar Camps (interpretato dal bravissimo Eduard Fernandez) era presente a Roma anche alla conferenza stampa e ha dichiarato di aver fatto tutto questo solo per salvare vite umane, è questa “la legge del mare”, quindi non per fini politici ma umanitari (“Non facciamo politica, salviamo persone, non siamo volontari ma professionisti che lavorano gratis“). Secondo Camps sono i politici se mai che si mettono di traverso e ostacolano il loro lavoro, com’è avvenuto in Italia dal 2018. Proprio in questi giorni a Palermo è in corso il processo contro il leader della Lega Matteo Salvini (all’epoca ministro dell’Interno del governo Conte 1) accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito nell’agosto 2019 a 147 migranti e all’equipaggio dell’imbarcazione di Open Arms di sbarcare a Lampedusa, negando un porto sicuro, nonostante il Tar avesse annullato la decisione del Viminale di impedire il trasferimento a terra di profughi, donne e bambini stremati dalla traversata del Canale di Sicilia. A dare manforte a Salvini si è unita anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha accusato il celebre attore americano Richard Gere (chiamato a testimoniare al processo perché il 9 agosto 2019 salì a bordo della nave di Open Arms per portare acqua, cibo e solidarietà ai migranti) di essere “alla ricerca di visibilità“, mentre il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia ha parlato addirittura di “uso cinematografico della giustizia“.
Possiamo quindi scommettere che anche questo premio del pubblico della Festa del Cinema di Roma a Mediterráneo sarà visto da più di qualcuno come un premio politico ad Open Arms, anche se il regista Marcel Barrena (nato a Barcellona nel 1981, che ha già all’attivo il documentario Món petit e il film 100 metros) ha fatto questo film solo per dare visibilità a ciò che stava succedendo a sole due ore di aereo da casa nostra. Per quattro anni ha lavorato a Lesbo con la troupe per conoscere in prima persona la situazione e dare forma a un progetto in cui hanno affrontato qualsiasi tipo di difficoltà burocratica, hanno girato nei veri uffici dei soccorritori di Open Arms, ricostruito il campo profughi di Moria e assunto come comparse centinaia di rifugiati, con lo scopo di cercare di fare da megafono perché nessuno dimentichi quel che è avvenuto e avviene tuttora sulle nostre coste.
Il trailer inglese del film “Mediterraneo: The Law of the Sea” (Spagna, Grecia, 2021, 111’):