POLITICHE 2022-IMPRESSIONI a CALDO NOTTE 25/9
Focus sulla prima proiezione a cura di Massimiliano Montenz -redazione RCA
Sono le 23.30 di domenica 25 settembre, i seggi chiusi da mezz’ora, iniziano le maratone televisive, in primis quella di Mentana. Ma ci sono anche Vespa (Rai 1) e Porro (rete 4) . Il primo dato che mi fanno notare è che la presenza femminile in studio è al solito assente . Vince Vespa con 2 rappresentanti del gentil sesso su 5, Porro una donna su tre interlocutori e a Mentana tiriamo le orecchie, nessuna donna sui 5 invitati in studio. Se ci fosse ancora da queste parti Rula Jebral si rifiuterebbe di nuovo di partecipare al dibattito.
Ma ci sarà molto probabilmente una Donna al potere. Ormai sembra sicuro che sarà Giorgia Meloni al timone della barca Italia. Lo si immaginava. Il 25% sembrava impossibile da raggiungere e invece sarà una vittoria storica dal 4,3 che aveva raggiunto in precedenza.
Per ora molto provvisori: PD 18/19% (nella cui lista forse i Verdi_Sinistra sfondano tranquillamente il tetto del 3% mentre +Europa supera il 2% e Di Maio rischia di sparire sotto l’1%). A destra Forza Italia scende ad un 7% forse prevedibile mentre l’eventuale Lega sotto al 10% (forse addirittura sotto al 9% alla prima proiezione) rappresenterebbe una sonora sconfitta di Salvini. L’ex Presidente CONTE oggi leader del M5S raggiungerebbe quel 15% che è una vittoria per il Movimento dato da tempo spacciato. Il Terzo Polo Calenda-Renzi al 7% risulterebbe vincente. ITALEXIT di Paragone al 2,5 con rischio di non entrare in Parlamento. Anche l’Unione Popolare di DeMagistris con Potere al Popolo e Rifondazione con l’1,4/1,5 possono dirsi parzialmente soddisfatti per un voto a livello nazionale buono ma senza la prospettiva di portare rappresentanti nell’emiciclo.
Mattarella dovrà assegnare dunque l’incarico del primo giro esplorativo da Presidentessa del Consiglio alla Giorgia nazionale. L’Italia Repubblicana avrà quindi finalmente una Prima Donna al potere vero, e sarà un esponente proveniente da un partito che fu simpatizzante dell’ex partito fascista. Questo in un Italia antifascista. Ora si capisce perché la Pausini non ha voluto cantare Bella Ciao, aveva capito l’aria che tirava..
Pubblicato il: 26/09/2022 da Massimiliano Montenz