SONGS FOR LOU: la poesia e la musica di Lou Reed al Teatro Petrolini di Roma
SONGS FOR LOU: la poesia e la musica di Lou Reed al Teatro Petrolini di Roma
Lunedì 15 marzo 2022 alle ore 21:00 presso il Teatro Petrolini di Roma si terrà lo spettacolo
HO CAMMINATO FINO ALLA FINE DEL MONDO: la poesia e la musica di Lou Reed
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Torna il concerto/spettacolo a teatro dedicato a Lou Reed: “Songs for Lou” approda al Teatro Petrolini di Roma il prossimo 15 Marzo per celebrare l’80° anniversario della sua nascita.
Lou Reed è stato un cattivo maestro, il microfono davanti al malessere, la voce dell’inquietudine e l’attento osservatore del degrado umano.
Ha portato in scena, prima con i Velvet Underground e poi da solo, la bellezza che si annida nella cruda realtà metropolitana. Con la sua saggezza al vetriolo. Lou Reed è stato non solo un artista innarrivabile, ma anche un poeta in perenne equilibrio tra l’intelletto della letteratura e la crudezza del rock, tra il potere della parola e la fisicità di una chitarra elettrica. Armato di una manciata di accordi ha raccontato storie di ordinaria follia e straordinaria depravazione, di ascesa e caduta, di emarginati e femmine fatali, di tossici e rifiuti urbani, di sofferenze e morti con l’occhio freddo di un chirurgo davanti al proprio paziente, evitando di dare giudizi sui comportamenti ma accettandoli come una imprescindibile manifestazione della natura dell’uomo.
Lou Reed si è spento il 27 ottobre del 2013, una domenica mattina: quasi una chiusura di un cerchio considerando che la prima canzone sull’album di debutto dei Velvet Underground si intitolava “Sunday Morning”. Una domenica mattina che ha lasciato un vuoto che non si potrà colmare se non attraverso le canzoni e le poesie che ha lasciato in eredità, quelle sì immortali.
Da qui è nato “Songs for Lou: ho camminato fino alla fine del mondo”, un excursus sulla poetica di Lou Reed attraverso canzoni, testi, video, giunto alle sua ottava edizione.
Uno spettacolo/concerto in duo, ricco di atmosfera, che vuole dipingere con le emozioni una grande epopea musicale.
Ha portato in scena, prima con i Velvet Underground e poi da solo, la bellezza che si annida nella cruda realtà metropolitana. Con la sua saggezza al vetriolo. Lou Reed è stato non solo un artista innarrivabile, ma anche un poeta in perenne equilibrio tra l’intelletto della letteratura e la crudezza del rock, tra il potere della parola e la fisicità di una chitarra elettrica. Armato di una manciata di accordi ha raccontato storie di ordinaria follia e straordinaria depravazione, di ascesa e caduta, di emarginati e femmine fatali, di tossici e rifiuti urbani, di sofferenze e morti con l’occhio freddo di un chirurgo davanti al proprio paziente, evitando di dare giudizi sui comportamenti ma accettandoli come una imprescindibile manifestazione della natura dell’uomo.
Lou Reed si è spento il 27 ottobre del 2013, una domenica mattina: quasi una chiusura di un cerchio considerando che la prima canzone sull’album di debutto dei Velvet Underground si intitolava “Sunday Morning”. Una domenica mattina che ha lasciato un vuoto che non si potrà colmare se non attraverso le canzoni e le poesie che ha lasciato in eredità, quelle sì immortali.
Da qui è nato “Songs for Lou: ho camminato fino alla fine del mondo”, un excursus sulla poetica di Lou Reed attraverso canzoni, testi, video, giunto alle sua ottava edizione.
Uno spettacolo/concerto in duo, ricco di atmosfera, che vuole dipingere con le emozioni una grande epopea musicale.
Daniele Federici, responsabile del sito italiano su Lou Reed e autore del libro “Le canzoni di Lou Reed” di Editori Riuniti può vantare una conoscenza personale e affettuosa con l’artista.
Alessandro Fea, musicista e insegnante di musica, da anni si cimentano con la materia loureediana e con altri progetti musicali.
Pubblicato il: 07/03/2022 da SkatènaAlessandro Fea, musicista e insegnante di musica, da anni si cimentano con la materia loureediana e con altri progetti musicali.