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19 MARZO, FESTA dei PAPA’: fra Pandemia e Social..

19 MARZO, FESTA dei PAPA’: fra Pandemia e Social..

a cura di Massimiliano Montenz

Oggi solitamente nel nostro paese – a maggioranza cattolica – si festeggia la festa del papà. E noi di radiocittaperta.it , nonostante tutto, facciamo gli auguri a tutti i papà del mondo. Soprattutto a coloro i quali in questa situazione pandemica sono costretti a districarsi (insieme alle loro compagne) fra disoccupazione-scarsità di lavoro o nuove condizioni di impiego alle quali non si era abituati. Contemporaneamente è necessario raccontare ai figli che finirà anche questa vicenda triste che ci vede costretti ad una riduzione della libertà che l’essere umano non prova mai nella sua vita se non nei casi limite della guerra-carcere o servizio militare che fu (oggi è una libera scelta). Come spiegare ai più piccoli il perché di questa privazione?

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Si va avanti con i DPCM del Presidente del Consiglio serali, che ci aiutano a capire cosa ci aspetta domani. Fra l’altro in questi giorni nel Lazio e non solo, si sono raggiunte cifre limite in rapporto a numeri di positivi e decessi.

Chi lavora in queste condizioni? Il settore alimentare vive un momento di esclusività. Si intensificano i servizi di spesa on-line ed insieme al cibo dalle nostre abitazioni facciamo prosperare i distributori come il colosso Amazon che non si sarebbe mai immaginato di godere delle conseguenze di una crisi mondiale e raggiungere fatturati mai visti in termini di acquisti e spedizioni. Tutto questo ci propone (e impone) un nuovo modo di vivere che, associato alle ormai consuete abitudini social, ci invita a una profonda riflessione. Speriamo tutti che quello che stiamo attraversando svanisca presto, ma cosa rimarrà delle paure di questi giorni? Come saranno le nostre relazioni umane alla fine di tutto ciò? Stiamo infatti assistendo ai primi malumori e fastidi legati alla libertà di chi ci sta accanto e alla paura che ci possa nuocere. L’essere umano – animale sociale – diventa animale social e basta ! Attenzione quindi a non dimenticare le conquiste relazionali, comunicative, espressive diretta emanazione dell’illuminismo e delle successive rivoluzioni politiche e culturali che ci hanno portato ad essere l’uomo e la donna moderni. Si fa presto altrimenti a ricadere in un nuovo medio-evo intellettuale.

Aiutiamoci con la letteratura, la filosofia e la fantasia, non si sbaglia mai!

Massimiliano Montenz

Pubblicato il: 19/03/2020 da Massimiliano Montenz