Decreto sicurezza: si distingue tra reati di Serie A e Serie B
Ci sono dei reati che vanno perseguiti, di Serie A, come chi manifesta e chi migra, e reati che vengono trascurati, di Serie B, come chi non paga le tasse o paga per vincere una gara d’appalto. Solo che i primi possono infastidire o danneggiare qualcuno, mentre i secondi danneggiano tutta la comunità.
di Eugenio Fofi
2017, 2018, 2019 e 2024. Queste le date dei quattro decreti sicurezza in otto anni. Anni in cui sono stati perseguiti con un occhio di riguardo i migranti e gli autori di reati minori (come rapine, spaccio e manifestanti), senza un contraltare che andasse a ricercare chi con i suoi reati danneggia l’intera comunità. Andiamo quindi a rivedere con le giuste distanze i passati decreti sicurezza e i risultati che hanno portato. Il decreto sicurezza del 2017, del governo Gentiloni con Ministro dell’Interno Minniti, puntava a risolvere la crisi migratoria iniziata (per l’Italia) nel 2014 con oltre 150mila migranti che ogni anno arrivavano dall’Africa sulle coste italiane. A livello nazionale si cambiava il nome ai Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) in Centri di Permanenza e il Rimpatrio (CPR).
A livello internazionale si firmava il Memorandum tra Italia e Libia, che forniva e fornisce ancora oggi aiuti economici e supporto tecnico alle autorità libiche per ridurre i flussi dei migranti. Memorandum che, come ha riportato Save the Children, si è tradotto in omissioni di soccorso, respingimenti, detenzioni arbitrarie e stupri e violenze. Al fianco della questione migratoria venivano anche introdotte, nello stesso anno, multe dai 1.000 ai 3.000€ a spacciatori e parcheggiatori abusivi, oltre a un “Daspo urbano” per chi limitava l’accesso o la fruizione di spazi pubblici come ferrovie, strade e aeroporti. A riportare cambiamenti sostanziali fu il Memorandum, che fece registrare un “crollo” nel numero degli sbarchi a partire dall’anno successivo, da 111mila nel 2017 a 23mila nel 2018. Anno in cui il Ministro dell’Interno era Salvini, che si prese il merito dei risultati e li attriburì al suo primo decreto sicurezza, quello del 2018, a cui seguirà un secondo l’anno successivo.
Il primo decreto sicurezza aboliva la concessione degli asili politici speciali per i migranti, anche se venivano da Paesi in guerra. Venivano raddoppiati i giorni per l’identificazione dei migranti nel hotspot e nei CPR, da 90 a 180 giorni. Venivano anche limitati i sistemi ordinari dei comuni italiani per l’accoglienza, gli SPRAR (Sistemi per l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati), da quel momento potevano essere attivati solo per chi era già sotto la protezione internazionale o per minori non accompagnati. Veniva tolta la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe e quindi di ricevere la residenza (articolo del decreto poi abrogato dalla Corte di cassazione). Infine venivano stanziati nuovi fondi per i rimpatri:
1.5milioni di euro per il 2019 e altrettanti per il 2020. Il secondo decreto sicurezza di Salvini (o decreto sicurezza bis) puntava a interrompere, o limitare, il sistema di “raccolta in mare” che le navi delle ONG portavano avanti dal 2014. La nuova legge prevedeva che lo stesso Ministro dell’Interno potesse decidere quando vietare l’ingresso, o il transito, in un porto italiano ad una nave, sulla base della presunzione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel caso di non rispetto del divieto da parte del comandante venivano introdotte multe e l’arresto dello stesso.
Molte furono le navi fermate, ma di queste se ne riportano spesso solo quattro che sono emblematiche di quello che è cambiato nella sola XVIII legislatura (governi Conte I e II, Draghi):
-Sea Watch 3 (2019), fu accusata la comandante Carola Rackete di speronamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Caso archiviato in quanto “stava adempiendo al suo dovere di comandante” di soccorrere naufraghi e naviganti.
-Diciotti (2018), fu il Ministro dell’Interno ad essere indagato per Sequestro di persona aggravato. Il Parlamento votò contro l’autorizzazione a procedere.
-Gregoretti e Open Arms (2019), fu il Ministro dell’Interno ad essere indagato per Sequestro di persona aggravato. Il Parlamento votò a favore dell’autorizzazione a procedere. Il processo è in corso e sono stati chiesti dal pm 6 anni di reclusione all’attuale Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Gli anni del COVID e dell’inizio della guerra in Ucraina hanno visto un disinteressamento delle tematiche migranti e sicurezza. Quando però la destra vince le elezioni con la nuova legislatura gli argomenti ritornano subito in prima pagina con il famoso decreto “anti-rave” e poi con il naufragio di Cutro: 94 morti nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2023, fino al decreto
sicurezza di oggi, con Ministro dell’Interno Piantedosi. Il ddl 1660 prende di mira i blocchi stradali, che diventano reati puniti fino a 2 anni di reclusione e con aggravanti per le proteste contro le grandi opere pubbliche “centrali per il Paese” , come il ponte sullo stretto di Messina, o presso i centri per il rimpatrio e nelle carceri. Vengono punite con la reclusione le persone che occupano immobili destinati ad altri, o di domiciliazione altrui. Infine viene vietato l’acquisto delle carte SIM telefoniche ai
migranti che non hanno il permesso di soggiorno. Negli ultimi otto anni i quattro decreti sicurezza si sono interessati di rassicurare i cittadini dall’arrivo dei migranti e da quelli che possono essere considerati reati di prossimità: rapine,
spaccio di stupefacenti, atti vandalici e manifestazione del dissenso.
Sono però interessanti i dati che lo stesso Ministero dell’Interno ha riportato nel 2023. Da un lato si ravvede un incremento dei reati di prossimità, dall’altro la popolazione intervistata ritiene che i piccoli crimini si combattono con l’educazione e la sicurezza economica. Nonostante questo le misure prese hanno continuato a perseguire migranti e piccoli criminali. Senza andare a muovere nulla contro i reati economico-finanziari che danneggiano tutta la popolazione. Partendo dalla gestione degli appalti, passando per corruzione, evasione fiscale e abuso d’ufficio. Anzi, le manovre attuate sono state favorevoli per questi
criminali. Come testimoniano l’abrogazione del reato di abuso di ufficio e i 20 condoni fiscali
degli ultimi 2 anni.
Decretando, di fatto, che ci sono dei reati che vanno perseguiti, di Serie A, come chi manifesta e chi migra, e reati che vengono trascurati, di Serie B, come chi non paga le tasse o paga per vincere una gara d’appalto. Solo che i primi possono infastidire o danneggiare qualcuno, mentre i secondi danneggiano tutta la comunità.
Pubblicato il: 22/10/2024 da Alessio Ramaccioni