Nomine governo USA di Trump: negazionisti climatici, no vax, sostenitori di Netanyahu
Donald Trump ha vinto per la seconda volta le elezioni presidenziali americane. Le sue dichiarazioni e nomi dei suoi futuri collaboratori mostrano in maniera univoca quale sarà il futuro degli USA e degli stati e dei conflitti in cui sono coinvolti.
di Eugenio Fofi
Con 312 voti dei grandi elettori, contro i 226 della controparte Kamala Harris, Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Contrariamente alla scorsa vittoria, quella del 2016 contro Hillary Clinton, il Tycoon ha vinto anche il voto popolare, chiudendo definitivamente non solo le politiche americane, ma anche la questione “indirizzo”: tutte le istituzioni americane sono repubblicane: Presidenza, Camera, Senato e Corte Suprema.
Una delle prime persone che il futuro presidente (l’insediamento è previsto il 20 gennaio 2025) ha ringraziato è stato Elon Musk, grande finanziatore e sostenitore della campagna elettorale repubblicana. Proprio Musk fa parte dell’elenco dei nomi che comporranno la compagine dell’esecutivo. Non con un ruolo diretto con un Ministero, ma indiretto. All’imprenditore spetterà il ruolo di rivedere l’efficienza del governo stesso, si pensa replicando quello che aveva fatto una volta comprato il social Twitter, che proprio con l’arrivo di Musk è stato rinominato X.
Altri nomi rivelati sono stati quelli di Susie Wiles come capo di gabinetto. La prima donna a ricoprire questo ruolo è stata, fino a pochi giorni fa la figura di rifermento della campagna elettorale di Trump. Alla Segreteria di Stato (Ministero degli Esteri in Italia) siederà Marco Rubio che sostiene, oggi più che in passato, le visioni di Trump su Iran e Cina, così come la conclusione del conflitto Russo-Ucraino. Un nome che è tornato alla ribalta grazie a questa vittoria è quello di Kristi Noem che, diventata famosa per aver sparato al proprio cane perché “troppo aggressivo”, è stata una delle figure che più concordava con il Tycoon sul politiche contro gli immigrati, sui diritti civili e sui rifiuti di lockdown e restrizioni durante il Coronavirus. Noem sarà al vertice del Dipartimento della Sicurezza Interna. Per nulla curiosa la scelta di Pam Bondi, che durante la prima accusa di impeachment ai danni di Trump, aveva fatto parte del suo team di avvocati. Bondi sarà nuova Procuratrice Generale degli Stati Uniti, il Ministro della Giustizia.
Altre figure di spicco sono Robert F. Kennedy Jr, il nipote del Kennedy presidente, dichiaratamente contro l’uso dei vaccini, che sarà a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi. O l’ex conduttore di Fox News, Pete Hegseth, che si vedrà catapultato da uno studio televisivo al Pentagono, la sede del Dipartimento della Difesa. Oppure Lee Zeldin, che da negazionista del cambiamento climatico vedrà la sua nuova scrivania all’Agenzia per la protezione dell’ambiente.
Infine vogliamo riportare anche la scelta di Mike Huckabee come futuro ambasciatore americano in Israele. L’ex governatore dell’Arkansas ha fatto sapere in un’intervista alla radio dell’Idf che l’amministrazione Trump potrebbe appoggiare l’annessione degli insediamenti in Cisgiordania, facendo cessare una volta per tutte la questione mediorientale. Perché, citando Golda Meir, aveva dichiarato: «Non esiste una cosa come i palestinesi» e si dichiara «un assiduo visitatore della Giudea e della Samaria», il
termine usato dagli israeliani per definire la Cisgiordania.