“Non di solo pane” – Ascanio Celestini e il senso del Teatro nelle nostre vite [INTERVISTA]

di Valentino De Luca

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ASCANIO CELESTINI

“Che senso ha il teatro nella nostra società?”
Questa domanda, a dire il vero di per sè un po’ noiosa e per nulla originale, acquista all’improvviso un altro significato dopo un anno che stai chiuso in casa a fare pizze e video imbranati su Tik Tok.

Se l’arrivo della Pandemia infatti ha resettato le nostre priorità determinando che cucinare, lavorare, spendere e acquistare sono azioni irrinunciabili che ci qualificano come clienti/utenti prima che essere umani, la chiusura dei teatri, dei cinema e di ogni luogo di cultura finalmente ha dissipato l’antico dubbio che da una trentina d’anni ci portavamo appresso: ma nella società italiana, nel dibattito pubblico, si insomma, a questo Paese del Teatro gliene importa qualcosa?

La risposta al quesito in epoca di populismo, sondaggi e politica alla perenne ricerca di conferme a suon di LIKE è abbastanza importante.
Perchè in caso negativo spiegherebbe come mai da più di un anno usciamo dalle nostre 4 mura dove ci droghiamo di calmanti, zuccheri, Social Network e Calcio unicamente per metterci in fila al supermercato in cerca del lievito per crostate mentre cinema e teatri (soprattutto quelli più piccoli o le fondazioni indipendenti) stanno morendo.

In occasione della Giornata internazionale del Teatro (27 marzo) ho parlato con l’autore-attore-regista-drammaturgo Ascanio Celestini cercando di capire che ruolo ha il Teatro nelle nostre vite. Se dunque abbiamo ancora bisogno di cercare l’Assoluto, il senso della Vita, il nostro essere parte di un insieme universale e accettiamo di farci scombussolare fino alle lacrime dall’esperienza teatrale oppure se la Pandemia ci abbia inesorabilmente piegato verso quel mantra che il Capitale ci ripete da una vita: produci-consuma-crepa (e possibilmente NON farti domande).

La risposta al quesito Ascanio la dà nel corso dell’intervista, per quel che mi riguarda però faccio mio un aforisma di Brecht: “Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a teatro; dovrebbe andare in bagno“