“Un paese, Un Sistema”: come la Cina sta risolvendo i suoi problemi con Hong Kong [Intervista a Simone Pieranni de Il Manifesto]

di Valentino De Luca

Con l’approvazione dei 66 articoli, rimasti segreti fino all’ultimo, della nuova legge sulla sicurezza per Hong Kong, l’Assemblea Popolare Cinese pare lanciare un segnale definitivo sulle richieste di autonomia e democrazia espresse dall’ex colonia britannica.

Dal 1 luglio scorso infatti chiunque dissenta pubblicamente dalla politica cinese, esprima idee indipendentiste da Pechino, manifesti in maniera decisa (senza ricorrere per forza alla violenza) anche per chiedere diritti e indipendenza legislativa rischia parecchi anni di carcere “senza passare dal Via”.

La Legge (ufficialmente “Legge della Repubblica popolare cinese sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella regione amministrativa speciale di Hong Kong“) prevede l’istituzione di un “ufficio di sicurezza” ad Hong Kong con dei funzionari che risponderanno direttamente a Pechino.

Vietata ogni forma di dissenso rispetto l’indirizzo politico ufficiale del Partito, segni distintivi che incitino alla ribellione o all’indipendenza della Regione, ogni forma di violenza riconducibile a una protesta politica verrà bollata come sovversione e attività contro lo Stato e per i protagonisti è facile immaginare le conseguenze penali di tali gesti.

Il noto attivista pro-democrazia di Hong Kong Joshua Wong, leader del Movimento Demosisto, ha lasciato l’incarico e assieme agli altri attivisti sta cercando di mettersi al riparo dalla vendetta di Pechino, la quale ha già predisposto funzionari per la ricerca di attività on line (sui social, nei forum, attraverso app di messaggistica) che provino un’attività”anti-cinese“.

Il Grande Fratello non risparmia nessuno e tra biometria, algoritmi e tracciamenti si è messo al lavoro per scovare chiunque remi contro alle magnifiche sorti dello Stato asiatico.

Ma qual è lo scopo di fiaccare Hong Kong ridimensionando il suo ruolo?
Cosa significa che Trump ha azzerato lo status speciale di Hong Kong nelle relazioni commerciali con gli Usa ?
L’Europa riuscirà ad avere una linea comune o anche stavolta ogni nazione andrà per conto suo, timorosa di perdere i favori commerciali del gigante asiatico?

A L’Ottavo Giorno, la trasmissione di approfondimento informativo di Radio Città Aperta, ne ho parlato con il giornalista de “Il Manifesto” Simone Pieranni, autore del libro “Red Mirror. il nostro futuro si scrive in Cina”.

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