Luciano Panama e Roberto Fega a Valori in Corso con Ludovica Valori del 21/2/2025
Nella puntata di venerdì 21 febbraio in diretta dalle 12 con Ludovica Valori ospiti il cantautore messinese Luciano Panama e il polistrumentista e compositore Roberto Fega con il nuovo album Playing The Folk (Setola di maiale, 2024).
Il cantautore Luciano Panama presenterà il nuovo brano Sapremo scegliere e il libro Raggi che oltrepassano qualsiasi andatura.
Questa prima raccolta di scritti di Luciano Panama, che lui stesso ama definire “composizioni per sole parole”, vista la sua provenienza dall’ambiente musicale, ma che nel mondo della letteratura appartengono alla nuova poesia italiana, trattano il nostro presente attraversando i vari piani del reale, mettendo in atto il visibile e l’invisibile, tra il sociale, il romantico, l’imprudente, il matto, l’eroico, il selvatico, l’eversivo, il saggio, l’amore, il sesso, l’arte, la disobbedienza civile, l’odore della carne alla ricerca del sacro.
Una sperimentazione linguistica e sonora alla ricerca di una nuova condizione liturgica nel suo presente in continua rinascita autoriale.
Sapremo Scegliere è una ballata acustica esemplare per contenuto letterario e musicale, senza un ritornello vero e proprio eppure così pensosamente leggera e affascinante da rapire l’ascoltatore sin dal primo ascolto.
Dice così Panama del brano: “Dopo aver interpretato Leonard Cohen, e De André&Fossati di Anime Salve, sentivo la responsabilità di pubblicare qualcosa che mettesse al centro una certa intensità umana, una scrittura e un vissuto protagonisti, come non avevo fatto mai! ‘Sapremo Scegliere’ ha colmato questa mia attuale esigenza e mi ha spinto a proseguire in questo mio cammino autoriale, sperimentando anche altre strade. Da qui è nata anche la mia prima raccolta di “composizioni per sole parole”, che nel mondo comune si chiamano poesie, dal titolo “Raggi che oltrepassano qualsiasi andatura”. Scritta in questi ultimi anni, completa al meglio tutto il pensiero che c’è dietro questa canzone e in generale al mio nuovo album: in qualche modo è un’anticipazione di quello che sarà il mio futuro. Come per questo brano, che ho scelto di scrivere, registrare, produrre e pubblicare da solo, anche questa mia raccolta prosegue su questa strada di “ Do It Yourself ”, per cui ci vediamo in giro per approfondire i nostri sguardi…”
Si parlerà anche de La Città Sommersa, la rassegna di pensiero musica e arte organizzata da Luciano: la nuova edizione sarà a Milano al circolo Arci Bellezza il prossimo 10 maggio.
Luciano Panama
Musicista, polistrumentista, autore, dopo l’esperienza più che decennale con il progetto/band “Entourage – Enter In Our Age”, con cui pubblica diversi album ed ep, alcuni inseriti tra le migliori pubblicazioni dell’anno e vincendo anche diversi premi: Arezzo Wave, Un Disco per l’Europa, NME.com, BalconyTV, portando così le proprie canzoni oltre il confine italiano, nel 2017 pubblica Piramidi, il primo album da solista, scritto, suonato, registrato e prodotto dallo stesso nel suo studio a Messina, sua città natale. L’album composto da otto brani viene inserito dalla critica tra le migliori pubblicazioni dell’anno. Segue un tour con tanti live tra nord centro e sud Italia e la realizzazione di tre videoclip: “Le Ossa”, brano che parla di ripartenze e nuove occasioni, ispirato a una performance di Marina Abramovic e al suo concetto di “attraversare i muri”, “Hey My”, brano che omaggia sin dal titolo Neil Young collegandosi al suo celebre brano “Hey Hey My My”, che parla del senso del rock and roll e del suo cambiamento nel corso degli anni – ispirato cinematograficamente a Lynch e Fellini – e “Messina guerra e amore” dove la regia e il montaggio sono firmate da Panama, che ha voluto misurarsi per la prima volta in questa esperienza sperimentando un personale linguaggio visivo. Trasmesso in anteprima su Rai3, è tra i più importanti della sua videografia. Dal 2019 è ideatore della rassegna “La Città Sommersa”, un laboratorio di “pensiero musica e arte”, un centro culturale itinerante con quattro edizioni all’attivo tra Messina, Milano e Roma. Nel 2021 scrive un nuovo live-set ispirato dall’opera di Paul Gauguin “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, una riflessione sull’esistenza umana fatta di canzoni – pittura – stati d’animo – punti di vista. In solo, alternandosi tra pianoforte e chitarra, attraverso la sua personalissima voce, Panama ripercorre i suoi passi da cantautore sin dagli esordi, inserendo attraverso il racconto del ciclo della vita che Gauguin propone con la sua opera, alcune considerazioni sugli argomenti che più gli stanno a cuore tra cui l’uso delle immagini e dei i colori, il senso dell’arte e il nostro vivere questa età moderna. Il 2023 si apre con la pubblicazione di una live session, un brano di Leonard Cohen – Famous Blue Raincoat – in una Milano immersa nella notte, un’esecuzione unica con chitarra elettrica e voce, un po’ intima un po’ punk e dissonante. La session riesce anche a farsi notare all’estero finendo in home page su una delle più prestigiose riviste di musica degli Stati Uniti. Il 2024 vede la pubblicazione di un’altra cover tratta dall’album Anime Salve di Fabrizio De André e Ivano Fossati – Disamistade – un grido contro la guerra e per i diritti umani.
Torna ai nostri microfoni Roberto Fega per presentare il nuovo album Playing the Folk (Setola di maiale, 2024), un lavoro ricco di collaborazioni e suggestioni sonore da tutto il mondo.
Scrive Blogfoolk: “Ad aprire il disco è “Gaza Kids Voices”, nella quale viene evocato la distruzione di Gaza ad opera delle truppe israeliane, con le voci dei bambini che fanno capolini tra i beat techno e le trame dell’oud di Valerio Mileto. Si prosegue con la sinuosa “Oriental Sunrise”, in cui spicca la linea melodica tracciata dal sax di Federico Pascucci che in crescendo viene trasfigurata tra synth ed elettronica, e “Inside The Head” in cui viene rielaborato il medley tra “Uirapuru” di Waldemar Henrique e il canto tradizionale portoghese “Meu lírio roxo” cantati da Juliana Azevedo. L’oud di Valerio Mileto e la voce della cantante turca Selen Çapaci sono protagonisti del canto tradizionale di Smirne “Ah Bir Atas Ver” che Fega declina in chiave elettronica, mentre nell’irresistibile ritmo funk di “Tô” di Tom Zé ritroviamo la voce di Juliana Azevedo. Uno dei vertici del disco arriva con “Accents 5:17”, un brano intenso e potente in cui l’oud di Mileto è la base di partenza per un vorticoso quanto imprevedibile climax che culmina in un finale sorprendente. La trasfigurazione del “Saltarello” suonato da Massimiliano Felice all’organetto diatonico ci introduce all’eterea “Wind” con la voce e il ney del curdo Mübin Dünen filtrate attraverso increspature elettroniche che esaltano l’intensità del canto. La sequenza world-jazz avantgard con “Kaleidoscope” in cui Juliana Azevedo interpreta “Vai Menina Amanhã de Manhã” di Tom Zé e il tradizionale turco “Drama Köprüsü” cantato da Selen Çapaci ci guida verso il finale con i sette minuti e quaranta di “Magical Atmosphere” in cui giganteggia il sax di Federico Pascucci, a suggellare un disco intrigante da ascoltare con grande attenzione”.
Roberto Fega, nato nel 1965, suona sax tenore e soprano, clarinetto basso e campionatori. Sempre interessato verso le forme artistiche espressive e dedite alla ricerca, ha fatto parte del Cervello A Sonagli, Circ.a, Iato, Ixem e Circuiterie. Ha iniziato la sua avventura musicale con il gruppo di avanguardia-rock Dura Figura. Ha partecipato a un seminario-laboratorio di Tim Hodgkinson (Henry Cow – The Work) sull’improvvisazione che è sfociato in un collettivo aperto di improvvisazione: entrambi sono presenti nel cd “Sotto il sole di Roma”, compilation della scena romana anni ’90. Successivamente ha partecipato a un workshop con i musicisti Amy Denio, Jessica Lurie, L. Soybelman e il fumettista D. Zezelj. Ha collaborato con Paolo Angeli nel progetto Fraili, la versione live del cd di Angeli “Dove dormono gli autobus”, partecipando ad alcuni festival e a un concerto in diretta nazionale Radio Rai 3. Collabora nel cd dei romani Solar Lodge e Solar Orchestra, con la ballerina L. Benfenati, Amy Denio.
Con Pasquale Innarella realizza il duo Timbuctu e successivamente pubblica “Monktronik”
per Setola di Maiale , una rilettura elettroacustica di Thelonius Monk. Fa parte della Titubanda, fanfara politicamente e goliardicamente impegnata, è stato membro del collettivo multimediale Locandaccia/Arturo partecipando in alcuni festival di teatro (Mittelfest e Cortona) insieme ai musicisti Mike Cooper, Luca Venitucci (Ossatura), Zar Alekzander Caric, Enrica Vatteroni, Memoria Zero, la compagnia di danza Travirovesce e le attrici F. Santoro, L. Barletti e D. Giannetti. È stato membro del trio di improvvisazione elettronica ed elettroacustica Taxonomy con Elio Martusciello e Graziano Lella (Arg) pubblicando due cd con la prestigiosa label canadese Ambiances Magnétiques di un trio di improvvisazione video-musicale con M. Bennici e L. Tanzini. Ha fatto parte del progetto Pangolino Orchestra (Gi Gasparin e Jacopo Andreini) , orchestra punk-popular-jazz , pubblicando per StellaNera, e del gruppo Acufene Quartet con S. Cogolo, G. Tedeschi, E. De Fabritiis. Ha fatto parte del duo Stalking Noise con Andrea Reali, e del duo Sineddoche con il vibrafonista Francesco Lo Cascio. Ha suonato con Bob Ostertag, Roberto Bellatalla, Amy Denio, Alvin Curran, Damo Suzuki, Gianfranco Tedeschi, Marco Ariano, Tiziana LoConte, Ludovica Manzo, Federica Michisanti, Simona Senzacqua, Roseluxx, Tim Hodgkinson, Francesco Giannico, Stefano Giust, Patrizia Oliva, Femi Kuti, Ken Hyder,Adriano Zanni, Burkhard Beins, Fabrizio Spera, Stefania Placidi, Martina Fadda, Sabrina Coda, Ludovica Valori, Jessica Lurie, Gi Gasparin, Andrea Caprara, A-spirale, Matteo Bennici, Ciro Longobardi, Adriano Lanzi.
VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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