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ANIMAL VOICE (REPLICA) con MICHELA CHANDRA GIAMBONI

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Mobilità elettrica anche per lui! Katzenjammer del 24-5

Mobilità elettrica anche per lui! Katzenjammer del 24-5

Mobilità elettrica anche per sua santità il Papa. Proprio così, a quanto pare esistono già progetti e prototipi di una papamobile completamente elettrica e dotata di tutti i confort e gli standard di sicurezza per una così elevata figura istituzionale, nonché capo di una religione.  Sarà uno degli argomenti della puntata di lunedì 24 maggio di Katzenjammer. Scopriremo chi la sta porgettando e perché, dalle ore 20:00 come ogni lunedì si parla di mobilità elettrica, di tecnologia, di spazio e di nuove scoperte.

La papamobile

Denominazione corrente con la quale vengono indicati gli speciali autoveicoli appositamente realizzati per la mobilità del papa. Tutte le vetture utilizzate dal papa hanno attualmente la targa SCV 1 (Stato della Città del Vaticano – veicolo numero 1). Spesso la denominazione papamobile viene utilizzata in riferimento a tutte le vetture papali, ma, ad essere più corretti, essa si riferisce solo alle vetture bianche utilizzate dal papa durante occasioni ufficiali; risultano pertanto escluse da questa dicitura le vetture donate ai pontefici, ma di cui non si servono concretamente, e le berline di rappresentanza. In questa voce sono trattate tutte queste tipologie di veicolo, ma vengono utilizzate diciture distinte.

La prima vettura del papa risale al 1909 ed era una Itala 20/30, regalata a Pio X dall’arcivescovo di New York. Neppure Benedetto XV si servì mai di automobili. Perché un papa utilizzasse il nuovo mezzo di locomozione fu necessario attendere l’ascesa al soglio pontificio di Pio XI, più sensibile alle nuove tecnologie. La sua prima vettura fu una Bianchi Tipo 15 che gli fu donata dall’Associazione delle Donne Cattoliche dell’Arcidiocesi di Milano nel 1925. A questa seguì una Tipo 20 regalata nel 1926 al pontefice direttamente dalla Bianchi.

La storia della papamobile era però destinata a cambiare in seguito all’attentato a Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981; in quell’occasione il papa si trovava a bordo della Campagnola. Questo evento tragico mise in evidenza l’inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate per proteggere il papa, imponendo una revisione del concetto di papamobile: per le uscite fuori dal Vaticano, ove non fosse possibile regolare l’afflusso dei pellegrini con i metal detector, il papa ha iniziato a servirsi stabilmente di una vettura blindata, con una cabina posteriore realizzata in vetro antiproiettile.

(fonte Wikipedia)

Mobilità elettrica

Negli ultimi anni l’attenzione alla mobilità elettrica, in generale a nuovi tipi di mobilità più sostenibile, sta prendendo piede sia come valida alternativa, ma anche come opportunità commerciale. Non tutti sanno che i motori elettrici non sono una cosa di ultima generazione, il primo veicolo a superare i 100Km orari fu infatti proprio un veicolo elettrico, ma solo in questo ultimo periodo sta prendendo piede il concetto di auto elettrica e in generale di veicoli sostenibili.

Certo la strada è lunga da fare, perchè oltre ai veicoli, alla loro nuova progettazione, serve tutta una rete infrastrutturale di colonnine di ricarica, di prese per ricarica veloce, di assistenza che, ad oggi, risultano essere le vere e e grandi sfide della mobilità elettrica.

Ma se Elon Musk si è mosso in anticpio con i suoi vari modelli di Tesla, le altre case automobilistiche non sono state ferme: Wolkswagen, BMW e anche la Fiat con i suoi modelli di 500 totalmente elettrica, stanno iniziando a prendere piede. Se ne vedono ancora poche ma il futuro è probabilmente scritto. Katzenjammer vi aiuta a comprenderlo ogni lunedì dalle ore 20 su www.radiocittaperta.it tramite sito web oppure tramite app. E se non potete, c’è sempre il podcast!

 

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Pubblicato il: 29/05/2021 da Miro Barsa