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Moscerine, il festival di Cinema per bambini e Horus Black a Valori in Corso del 20.5.22

Moscerine, il festival di Cinema per bambini e Horus Black a Valori in Corso del 20.5.22

Nella puntata di venerdì 20 maggio in diretta dalle 12 con Ludovica Valori parliamo del Moscerine Film Festival: Festival di cinema interamente dedicato alle bambine e ai bambini al Nuovo Cinema Aquila di Roma il 27 e 28 maggio: ospiti Francesca Zein presidentessa dell’associazione Le Moscerine che ha creato il Festival.
A seguire il giovane cantautore genovese Horus Black presenta il nuovo EP Spinning Rainbow uscito lo scorso 6 maggio: un lavoro interessante che ripropone sonorità e tematiche tipiche del rock anni ’60 con un approccio che va incontro alla modernità.

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Moscerine Film Festival

Un festival di cinema interamente dedicato alle bambine e ai bambini. Un evento davvero unico a Roma: si tratta del Moscerine Film Festival che si svolgerà il 27 e 28 maggio al Nuovo Cinema Aquila, al Pigneto. Promotrice del festival è l’associazione culturale Le Moscerine che da anni si occupa di sviluppare il potenziale creativo di bambine e bambini dai zero ai 12 anni. “L’associazione – spiega il direttore artistico del MFF Steve Della Casa – ha, negli anni, focalizzato il suo interesse sul mondo delle immagini con corsi e laboratori di fotografia, filmmaking, scenografia, costume cinematografico. D’altra parte l’alfabetizzazione dei bambini si baserà sempre di più su un corretto e consapevole utilizzo dell’immagine”. La manifestazione si concluderà domenica 29 maggio con una festa finale dalle 18, a cura di Radio Sonica.

Il Moscerine Film Festival non solo sarà dedicato ai più piccoli ma verrà anche condotto in prima persona da loro, facendoli partecipare attivamente al concorso competitivo di cortometraggi under 12, al laboratorio di educazione all’immagine per bambini di 7/12 anni che costituirà le basi per produrre un backstage della manifestazione. I ragazzi, inoltre, saranno i protagonisti del festival presentando, moderando i dibattiti e premiando i partecipanti. La manifestazione si comporrà così: “Competitiva” (cortometraggi under 12), Rassegne (bambini 3/12), Matinée (bambini 0/3), Laboratorio (bambini 8/12). Tutto il festival, per i bambini e le famiglie partecipanti, sarà gratuito.

Non mancheranno le personalità in questa prima edizione. Dalla direzione artistica di Steve Della Casa fino alla madrina Margot Sikabonyi, attrice della serie tv “Un medico in famiglia” e protagonista, tra gli altri, del documentario “Tutte a casa”. La giuria è composta dal regista Gabriele Mainetti, fresco vincitore di 6 David di Donatello per “Freaks out”, la vicedirettrice di Rai Ragazzi Maria Mussi Bollini, la regista Nina Baratta, la produttrice Maria Fares, la regista e sceneggiatrice Wilma Labate, l’attore Simone Liberati, il montatore Gianluca Scarpa e l’autore e presentatore Armando Traverso.

Il Moscerine Film Festival ha diversi partner istituzionali: Regione Lazio, Municipio V di Roma Capitale e Biblioteche comunali di Roma, Ict Rossellini. Sono media partner della manifestazione: Comingsoon, Roma03, Uppa, Zainet e Radio Sonica. Molti anche i partner culturali: Alice nella Città, Internazionale Kids, Festival della legalità, Festival del Cinema Italiano e Associazione Progetto Diritti onlus. Partner dell’iniziativa: Cleverage, Smile Vision e SiamoInDiretta.

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E’ uscito lo scorso 6 Maggio Spinning Rainbow, nuovo EP di Horus Black, al secolo Riccardo
Sechi.
Il disco, composto da cinque brani, cerca di riproporre sonorità e tematiche che riportino al rock
anni ’60 con approccio che vada però incontro alla modernità. Questo lavoro rappresenta la seconda tappa di un percorso cronologico iniziato nel 2018 con il precedente disco intitolato “Simply Horus Black” in cui il giovane cantautore genovese aveva esplorato il rock’n’ roll anni ’50.
In “Spinning Rainbow” spiccano senza dubbio le influenze di band storiche come – tra tutti – i Doors, gli Animals, i Rolling Stones e i Turtles.
La title track che apre l’EP e il quarto brano in scaletta – “The Monster” – sono quelli testualmente più collegati tra di loro: oltre a condividere infatti parole delle prima due strofe, rappresentano rispettivamente – in un’ottica psichedelica – il “good trip” e il “bad trip”.
“Beatrice” è come un’epifania: il protagonista, inizialmente spaesato, ritrova se stesso grazie all’incontro con una ragazza e quindi con l’amore, richiamando così il concetto di “peace and love” promulgato nel corso della Summer of Love del 1967 e, in generale, dai movimenti giovanili della fine di quel decennio. Per chiudere, sempre seguendo temi ricorrenti negli anni ’60, il brano “Mirror On The Wall” – primo singolo estratto – che rimanda al libro “The Doors of perception” di Aldous Huxley da cui hanno preso il nome i Doors. In questo brano si parla di vedere il mondo come realmente è, attraverso lo specchio citato nel titolo. A fare da collante a tutti i brani è senza dubbio la caratteristica sonorità proposta. “Spinning Rainbow” rappresenta dunque gli anni ’60 dal punto di vista di un giovanissimo autore che vive la modernità apportando alla musica di quei gloriosi anni una nuova chiave di lettura e nuovi interessanti elementi sia a livello musicale che di contenuti.

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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Pubblicato il: 18/05/2022 da Ludovica Valori