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RIVOLUZIONE CLASSICA (REPLICA) con ATTILIA KIYOKO CERNITORI

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RIVOLUZIONE CLASSICA (REPLICA) con ATTILIA KIYOKO CERNITORI

Nico Piro e Massimiliano D’Ambrosio a Valori in Corso del 12.7.24

Nico Piro e Massimiliano D’Ambrosio a Valori in Corso del 12.7.24

Nella puntata di venerdì 12 luglio in diretta con Ludovica Valori dalle 12, ospiti il giornalista di RaiTre Nico Piro presenta il suo nuovo libro Se vuoi la pace conosci la guerra (Harper & Collins, 2024) e a seguire il cantautore Massimiliano D’Ambrosio presenta la serata Dal Folkstudio a Casetta Rossa che si terrà proprio il 12 luglio nella popolare location di Garbatella a Roma.

 

nicopiroChe cos’è la guerra?
Con che cosa si fa?
Perché?
A chi conviene?
Ma se è la cosa più brutta che c’è,
perché gli esseri umani continuano
a combattere fra loro?
Nico Piro, che di guerre ne ha viste tante perché di mestiere fa l’inviato speciale del TG3, ha provato a rispondere a queste domande (e a molte altre ancora) per aiutare ragazzi e ragazze, ma anche parenti e insegnanti, a capire meglio quello che succede nel mondo e di cui tanto sentiamo parlare ogni giorno.
E per dare a tutti noi gli strumenti che ci permetteranno, nel nostro piccolo, di diffondere sempre di più la cultura della pace.
La pace, che è l’unica salvezza per il mondo.

Nico Piro (Salerno, 22 marzo 1971) è un giornalista e blogger italiano, inviato speciale del TG3. Ha iniziato a lavorare come giornalista alla fine degli anni ottanta per testate giornalistiche locali di Salerno, sia su carta stampata, quanto sia in radio e televisione. Nel 1994 inizia a collaborare con il quotidiano il manifesto. Alla fine degli anni novanta lavora al quotidiano Corriere del Mezzogiorno, il regionale del Corriere della Sera in Campania. Dal 2000 passa come redattore a RaiNet News, testata internet della Rai diretta da Gianluca Nicoletti. Da RaiNet News, nel 2003, passa al TG3.

Afghanistan
Dal 2006 per il TG3 ha seguito le vicende dell’Afghanistan e della relativa guerra. Ha realizzato inoltre molti reportage d’approfondimento per Agenda del Mondo, la rubrica di notizie dal mondo della terza rete su quasi tutti i principali aspetti dell’Afghanistan: la vita quotidiana della popolazione, le organizzazioni umanitarie, la missione delle truppe straniere (italiane e no). Dall’Afghanistan ha anche lavorato per tutte le altre testate Rai. Nel marzo del 2007 a Kabul ha ottenuto in esclusiva e diffuso per primo il video girato dai sequestratori di Daniele Mastrogiacomo per provare che il giornalista de la Repubblica era effettivamente ancora in vita.[5][6]

In Afghanistan (con il cameraman del TG3, Gianfranco Botta) è stato il primo giornalista italiano a seguire da vicino le truppe americane in combattimento.

Perciò ha mostrato per primo le immagini di combattimento delle truppe italiane in Afghanistan (6 ottobre 2009), discordanti con l’etichetta di missione di pace data alla missione italiana. Il video della battaglia di Parmakan è stato ripubblicato da diversi siti di informazione, quotidiani e rilanciato dalle agenzia di stampa ANSA e APCOM.

Durante le elezioni presidenziali afgane del 2009 ha intervistato Abdullah Abdullah, sfidante di Karzai, che denunciava brogli da parte della macchina governativa del presidente. L’intervista viene ripresa dall’agenzia americana AP- Associated Press.

Il 17 settembre del 2009 è l’unico testimone per la Rai dell’uccisione di sei paracadutisti italiani della Brigata Folgore a Kabul, una strage che racconta giorno per giorno su tutte le reti televisive e radiofoniche della Rai e occasionalmente per altre testate.

Multimedia
Nella seconda metà degli anni novanta, Piro si è occupato di multimedialità con il laboratorio “memoria verticale”, scrivendo articoli per il manifesto, e curando la rubrica “il lato oscuro” su Internet news.

Ha realizzato la prima diretta Facebook della Rai in occasione delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 2016 – che gli varrà il Premiolino in quanto pioniere italiano del giornalismo mobile. (Fonte: Wikipedia)

locandina

Massimiliano D’Ambrosio è stato uno degli ultimi mitici giovani del Folkstudio di Giancarlo Cesaroni. Era il 1994. E di questa sua provenienza conserva una riservata e preziosa attitudine. Da Giancarlo ha imparato una lezione che nessuna scuola ti insegnerà mai e che in nessun libro troverai.
È un segreto però.
Massimiliano pettina e cura le sue canzoni come un giardino.
Possiede quello che si potrebbe definire il rispetto della musica.
Come scoprirete ascoltando il suo ultimo disco “Canzoni per nessuno” oppure un suo concerto. Che ha il sapore della grande canzone d’autore.
Massimiliano con le sue “Canzoni per nessuno” entra in un bosco e vi compie dodici passi, dodici chilometri, ci passa dodici notti.
Nel bosco dissemina dodici pezzi di pane, dodici sassolini. E vi lascia dodici impronte.

Recentemente Dylan ha fatto questa riflessione: “Le canzoni di oggi non hanno sfumature, non hanno chiaroscuri, parlano di una sola cosa. Non c’è mistero. Forse è questa la ragione per cui al momento il luogo dove la gente ripone i propri sogni non è la musica. I sogni soffocano in ambienti poco areati”.
Benvenuti tra le canzoni di Massimiliano, sperando siano, almeno per un poco, areate.

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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Pubblicato il: 09/07/2024 da Ludovica Valori