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(R)esistenze – Donne che cambiano il mondo e Flo a Valori in Corso dell’11.2.2022

(R)esistenze – Donne che cambiano il mondo e Flo a Valori in Corso dell’11.2.2022

Nella puntata di venerdì 11 febbraio in diretta dalle 12 con Ludovica Valori, protagoniste le donne nel cinema e nella musica: in apertura la rassegna cinematografica (R)esistenze e a seguire ospite in studio la cantautrice Flo.

Si chiama (R)esistenze la rassegna cinematografica organizzata da Movieday per celebrare l’8 marzo: il filo conduttore è lo sguardo delle donne che raccontano le loro battaglie in diverse parti del mondo. La tre giorni presenterà i documentari “I am the revolution” di Benedetta Argentieri, “Tutte a casa – memorie digitali da un mondo sospeso” di Nina Baratta, Cristina D’Eredità e Eleonora Marino, “Il terribile inganno” di Maria Arena. In tutta Italia sono diverse le città che ospiteranno la rassegna: Pisa (Teatro Nuovo 15 febbraio- 22 febbraio-1 marzo) Torino (Cinema Ambrosio, 16 febbraio-23 febbraio-2 marzo), Bari (Splendor 28 febbraio- 7 marzo-14 marzo e 1-8- 15 marzo), Bologna (Galliera 8-15-22 marzo), Milano (Anteo 8-10-14 marzo), Genova (Nickelodeon 10-17-24 marzo).

Nella rassegna (R)esistenze le donne sono registe e autrici ma anche protagoniste. Si va infatti dalla lotta in Afghanistan e Medio Oriente al movimento Non Una di Meno in Italia, passando attraverso le case in lockdown, per raccontare come le donne hanno affrontato l’emergenza pandemica: le tre proiezioni saranno arricchite dall’incontro con le autrici e tante ospiti che hanno condiviso e reso possibile il progetto.

(R)esistenze è stata pensata come un evento itinerante: proprio per questo chi volesse ospitarla nella propria città può richiederlo sul sito Movieday, compilando il form.

Tre film, tre sguardi sulle donne

C’è un interrogativo che risuona in “I am the revolution”: “Quale rivoluzione è più difficile della rivoluzione delle donne?”. A chiederselo con una domanda retorica è Yanar Mohammed che è una leader politica femminista in Iraq. Yanar è una delle donne protagoniste del film che è diventata guida e liberatrice di altre donne. Proprio come Selay Ghaffar, che in Afghanistan,continua a spingere la popolazione ad andare a scuola e a organizzare corsi di alfabetizzazione in tutto il Paese: in Afghanistan solo il 16% delle donne sa leggere e scrivere. E anche come Rojida che in Rojava tra Siria e Turchia organizza la resistenza curda contro il fondamentalismo islamico, guidando un esercito di combattenti. Sono tre protagoniste che, seguite da una comunità di donne, riescono a praticare la democrazia più avanzata che possiamo immaginare in contesti meno favorevoli possibili. Una vera ispirazione per le future generazioni e anche per il nostro Paese.

Proprio dall’Italia è partito “Tutte a casa – Memorie digitali da un mondo sospeso”, un film totalmente partecipato, nato da una call: nel marzo 2020 si è chiesto a donne di tutte le età e provenienze sociali di inviare video, realizzati con lo smartphone, in cui narrassero la loro “quarantena”. Dagli 8.000 video inviati da circa 500 donne, supportate da una regia a distanza, grazie ad un montaggio poetico e ritmato, è nato un affresco di voci del lockdown da marzo a giugno 2020 in Italia, narrato dal punto di vista delle donne. Le protagoniste raccontano così “la versione delle donne” della pandemia intrecciando, senza saperlo, parole chiave come casa, corpo, cura, crisi, rinascita e libertà. Il film è stato realizzato grazie ad un crowdfunding su Produzioni dal Basso proprio come il film “il Terribile Inganno” di Maria Arena. Qui la regista, telecamera sempre in mano, gira per raccontare il movimento Non Una di Meno. Un vero e proprio lavoro di documentazione di ciò che le “nuove femministe” hanno fatto in risposta alla violenza di genere tra il primo sciopero globale dell’8 marzo 2017 e l’8 marzo 2020, caduto proprio in concomitanza con il primo giorno del lockdown.

Nella seconda parte del programma, dalle 13, sarà ospite in studio la cantautrice partenopea FLO.

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‘Brave ragazze’ è il suo nuovo album uscito il 14 gennaio per SoundFly. Una raccolta di dieci brani, di cui sei sono rielaborazioni o traduzioni in lingua italiana e quattro originali.

«Brave Ragazze è il mio primo disco da interprete – racconta Flo. Quando canti ciò che scrivi sai già la verità, sai già come sono andati i fatti. Sai tutto. La sfida è prendere questo tutto e portarlo fuori perché possa appassionare le persone. Qui è stato diverso. Ho dovuto indagare le storie che hanno generato queste canzoni, immaginare traiettorie e motivazioni altrui. Ho dovuto scoprire il tutto di qualcun altro, riempirlo di un significato mio, di una mia verità. Spero di esserci riuscita».

Melodie emozionanti, testi profondi, ma soprattutto espressioni di un punto di vista femminile, quanto mai indomabile e coraggioso. Autrici e protagoniste di queste canzoni sono donne divise tra grandi successi e grandi solitudini, pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura.

La prima tra le Brave Ragazze è Leda Valladares, cantante e ricercatrice del Tucuman, che con il suo registratore negli anni ‘40, raccoglieva per campagne e città, canzoni antiche, urla solitarie e riti che andavano via via scomparendo. L’ironia macabra della sorte la condannò a finire i suoi giorni in una clinica per malati di Alzheimer. Una vita spesa per la memoria che finisce senza più ricordi.

Poi c’è Gilda Mignonette, la cantante napoletana più famosa d’America, la Regina degli emigranti. Morì in mare, durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria amata città natale. Sul certificato di morte vennero riportate le coordinate del punto in cui si spense. Migrante per sempre.

Non poteva mancare Gabriella Ferri, la giovane di Testaccio, ironica e sofferente, che diventa “Mamma Roma”. Una storia che va dal folklore, alle notti brave di New York, dalla televisione, ad un rapporto difficile con la musica e col pubblico. Aveva cantato in italiano Gracias a la vida di Violeta Parra, un’altra di queste Brave ragazze. Violeta è un’artista tutta sacrificio e passione, una passione feconda e dolorosa, che la porterà dalle strade di Santiago fino al Louvre di Parigi e oltre. Un’artista senza tempo, assolutamente indimenticabile.

Poi c’è La Lupe, l’artista cubana con el diablo en el cuerpo, amata da Hemingway, Tennessee Williams, Marlon Brando. Nella sua vita c’è l’esilio, qualcuno dice le droghe, l’alcol. Il suo successo in America fu enorme, poi l’oblio in la sedia a rotelle, la vita da senza tetto e una crociata evangelica.

A completare la narrazione di questo caleidoscopico Femminile, quattro brani originali – Maddalena, Boccamara, Furtunata e Malemaritate – rispettivamente racconti della donna nata maschio, della femminilità selvaggia, della madre adottiva e della prostituta.

Ospiti speciali di questo disco sono Paolo Angeli, straordinario musicista e compositore d’avanguardia, che ha suonato in Maddalena e l’inimitabile e istrionico Peppe Servillo, che ha duettato con Flo in Boccamara.

 

 

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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Pubblicato il: 09/02/2022 da Ludovica Valori