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Torniamo a parlare di Afrofuturismo (e non solo) con Giorgio Rimondi | ForNo One 16-05-24

A una modernità che ha scelto il disincanto di un’esistenza attenta solo al profitto, l’Afrofuturismo oppone l’incanto di un mondo sospeso fra storia e immaginazione, che intende far spazio a ciò che il passato non è stato in grado di realizzare e a ciò che l’ideologia del progresso ha voluto rimuovere.

Dopo essere stato già ospite di ForNo One per parlare di Afrofuturismo, Giorgio Rimondi torna ai microfoni di RCA con un nuovo libro, in cui al concetto di Afrofuturismo viene affiancato (e sovrapposto) quello di Hauntology, ossia la disgiunzione temporale, storica e ontologica che caratterizza la contemporaneità, un’epoca in cui lo studio dell’“essere” (di cui tradizionalmente si occupa l’ontologia) è sostituito dall’indefinibile presenza del ghost: il fantasma, lo spettro, lo strano essere che non è mai del tutto presente né del tutto assente: non si limita infatti a ricordarci un evento del passato ma letteralmente assilla (hante) il nostro presente, alterando la percezione della linearità temporale e la fiducia nell’idea di progresso.

Il libro, L’impossibile necessario. Hantologia e Afrofuturismo sarà quindi il tema dell’intervista con l’autore, nella puntata di ForNo One di giovedì 16 maggio, che prevede inoltre un lungo omaggio alla percussionista Bobbye Hall, protagonista di una lunga e prestigiosissima carriera musicale in cui ha affiancato artisti del calibro di Bill Whiters, Marvin Gaye e Temptations ma anche, tra i tanti, Bob Dylan e James Taylor.

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