ALESSANDRO SGRITTA
spettacoli ALESSANDRO SGRITTA
Alessandro Sgritta conduceDrive in Saturday
Anch’io penso, come cantava Morgan, che “è praticamente ovvio che esistano altre forme di vita…”
1) Che cos’è per te la Radio e cosa rappresenta Radio Città Aperta?
Per me la radio è libertà, da sempre, la possibilità di esprimersi e di trasmettere la musica che ci piace, possibilmente anche quella non troppo conosciuta che non trova spazio nelle radio commerciali, non mi piacciono le radio con le playlist imposte che passano sempre le stesse canzoni e non mi piacciono nemmeno i djs che parlano sempre e ridono in continuazione. RCA per me dovrebbe rappresentare l’esatto contrario, cioè una riserva di musica di qualità e anche uno spazio di approfondimento critico e di informazione che non si trova nei canali “mainstream”…
2) Racconta la tua trasmissione
La mia trasmissione si chiama Drive in Saturday e va in onda il sabato dalle 16 alle 18, il titolo prende spunto dall’omonima canzone di Bowie (da “Aladdin Sane” del 1973) e vuole riflettere anche la sua apertura mentale e la sua capacità di spaziare tra i generi e le arti: quindi pop, rock, jazz, folk, cantautori, musica classica e contemporanea ma anche cinema, teatro, pittura, letteratura, poesia e tutto quello che può essere considerato “cultura” in senso lato, con uno sguardo sempre rivolto anche alle nuove proposte artistiche. Come se fosse in un “drive in” del sabato pomeriggio l’ascoltatore potrà partecipare attraverso lo schermo del PC o del cellulare ad alcuni degli eventi più interessanti della settimana…
3) La cosa più bella che ricordi da quando trasmetti?
Nella puntata del 13 febbraio 2021 ho fatto una cosa che di solito non faccio mai, alla fine della trasmissione ho dedicato “A whiter shade of pale” dei Procol Harum a due giovani ex ragazzi (Gianni e Anna) che due giorni dopo avrebbero festeggiato i 50 anni del loro matrimonio (il 15 febbraio 1971): nel lontano 1967 l’altoatesino Gianni aveva comprato il 45 giri di questa canzone in Germania e lo aveva regalato ad Anna, la sua fidanzata romana. Quando sono tornato a casa ho scoperto che mio padre (che ci avrebbe lasciato 2 settimane dopo) mi aveva ascoltato e aveva pianto di gioia, queste sono le magie che può fare la radio, ovviamente non ho detto in diretta che Gianni e Anna erano i miei genitori…
4) Devi comunicare con gli alieni per convincerli a venire sulla Terra. Che cosa diresti al microfono e che brano passeresti?
Ovviamente essendo la mia trasmissione ispirata all’alieno per eccellenza David Bowie (“l’uomo che cadde sulla terra”) passerei la sua “Loving the Alien” (un brano sui conflitti religiosi da “Tonight” del 1984) e gliela canterei in diretta per convincerli a venire sulla Terra: “Believing the strangest things, loving the alien…”, anch’io penso come cantava Morgan che “è praticamente ovvio che esistano altre forme di vita…”, quindi se non si convincono con Bowie potrei passare anche “Altre F.D.V.” dei Bluvertigo.