Traccia corrente

Selezioni musicali

RCA - Radio città aperta

Selezioni musicali

74 anni per Peter Gabriel: “Digging in the Dirt”

74 anni per Peter Gabriel: “Digging in the Dirt”

The more I look, the more I find
As I close on in, I get so blind
I feel it in my head, I feel it in my toes
I feel it in my sex, that’s the place it goes

 

13 FEBBRAIO 1950 – Nasce a Chobham, paesino di 7.500 abitanti nel Surrey a 15 km da Londra, Peter Gabriel, profeta del prog e della world music, ma per gli amanti del pop soprattutto il flautista e voce principale dei Genesis, gruppo che aveva fondato quando aveva 17 anni assieme a tre compagni di liceo: il tastierista Tony Banks, il chitarrista Anthony Phillips e il bassista-chitarrista Mike Rutherford, cui poi sui aggiunse Phil Collins in qualità di batterista.

Per festeggiare i suoi 74 anni vi propongo l’ascolto di Digging in the Dirt, singolo estratto dall’album Us del 1992 (il disco è una sorta di concept dove il filo conduttore é il “Noi”, inteso come rapporti di coppia, rapporti interpersonali intimi e non. Insomma, un album incentrato sulle relazioni umane. Un lavoro sì introspettivo, ma anche esplosivo, speranzoso, di rinascita: di consapevolezza).

Il videoclip di “Digging in the Dirt” è un vero capolavoro psichedelico e vinse il Grammy for Best Short Form Music Video nel 1993.
Diretto da John Downer e da Gabriel, in esso è utilizzata l’animazione “Stop Motion”: protagonista è lo stesso cantante che, disteso su un prato, viene ricoperto da piante e foglie, con animali e insetti che gli camminano sopra, finché viene sepolto vivo dal terreno.
“Digging in the Dirt” vuol dire “scavando nello sporco”.
All’epoca Gabriel stava attraversando un periodo difficile: aveva divorziato dalla moglie, e in seguito aveva avuto delle burrascose relazioni con Rosanna Arquette e Sinéad O’Connor. Inoltre era forte il desiderio di riallacciare i rapporti con la sua prima figlia.
Il brano rappresenta un’esplorazione della propria coscienza, uno scavare dentro il proprio “Io” alla ricerca delle cause dei propri mali. Un’azione necessaria per perseguire quel processo di purificazione di cui tutti abbiamo bisogno per liberarci dai mostri che ci portiamo dentro, per individuare ed estirpare quei problemi irrisolti che inevitabilmente ci impediscono di vivere le relazioni interpersonali nel migliore dei modi.
Digging in the dirt to find the places we got hurt…

Fonte immagine in evidenza: //commons.wikimedia.org/wiki/File:Peter-Gabriel-2011.jpg


 

 

 

 

Pubblicato il: 13/02/2024 da Skatèna