Addio Maestro Franco Battiato

Si è spento Franco Battiato.

Non riesco quasi a scrivere, mi tremano le mani e mi fa male il cuore.

Era il mio preferito degli artisti italiani. E non solo il mio… era il preferito anche del mio amato papà… Assurdo come tutto spesso sia collegato e connesso…

La musica di Battiato mi ha accompagnata per anni e in ogni momento. E non finirà mai di stupirmi e affascinarmi, per cui sarà sempre con me.

Purtroppo lui era malato da tempo: è scomparso nella sua casa di Milo, dove si era ritirato dal 2019.

Il fratello Michele ha raccontato gli ultimi giorni di vita di Franco. Anche se la malattia stava peggiorando, il 23 marzo Franco era riuscito a festeggiare il suo settantaseiesimo compleanno: “Era contento della festicciola e riuscì ad assaggiare la torta. Ma cominciava da giorni a perdere le facoltà. Si è arrivati a un deperimento organico per cui, pian piano, si è, come posso dire? Si è quasi asciugato. Non si è accorto del trapasso. Circondato da me, mia moglie, mio genero, i nipoti, i collaboratori e due medici che non ci hanno mai lasciato”.

Pochi mesi fa era stato ripubblicato “La voce del padrone”, uno dei suoi album capolavoro, che a settembre celebrerà i quarant’anni.

Fu il primo album a superare il milione di copie vendute, ma nonostante il successo lui si spostò a fare cose diverse, non ha mai usato lo stampino. faceva dialogare la canzonetta con la musica colta, ha abbattuto i muri fra musica alta e musica bassa (Morgan) 

• Battiato ha totalmente rivoluzionato l’idea di musica pop mescolando generi, registri, poetiche, e ancora oggi rimane un caso praticamente isolato nel panorama italiano.

• Battiato ha fatto della ricerca musicale e della sperimentazione dei valori assoluti. 

Che la terra ti sia lieve, maestro!

Torneremo ancora.

Un suono discende da molto lontano
Assenza di tempo e di spazio
Nulla si crea, tutto si trasforma
La luce sta nell’essere luminosi
Irraggia il cosmo intero
Cittadini del mondo
Cercano una terra senza confine
La vita non finisce
È come il sogno
La nascita è come il risveglio
Finché non saremo liberi
Torneremo ancora
Ancora e ancora
Lo sai
Che il sogno è realtà
E un mondo inviolato
Ci aspetta da sempre
I migranti di Ganden
In corpi di luce
Su pianeti invisibili
Molte sono le vie
Ma una sola
Quella che conduce alla verità
Finché non saremo liberi
Torneremo ancora
Ancora e ancora

Articolo a cura di Skatèna