AMEBIX – NEUROTIC VIBES/NECROTIC MINDS
Gli Amebix sono stati una band di culto del movimento crust punk formatasi nel Devonshire in Inghilterra nel 1978.
Inizialmente si facevano chiamare “The Band with no Name” ed erano i fratelli Rob e Chris “Stig” Miller (rispettivamente voce e basso, chitarra), Andy Billy Jug (batteria) e Clive (basso).
La loro musica, un deflagrante misto di hardcore punk, heavy metal e thrash, era influenzata da gruppi come Motörhead, Black Sabbath e Joy Division.
Per la rubrica Neurotic Vibes/Necrotic Minds, ce ne parla Alessandro Kola, che ringrazio per il suo prezioso contributo.
Siamo ancora una volta nell’emisfero Anarcho-Punk inglese e dopo aver scritto sui Crass (Qui*), coloro che hanno smosso per primi le acque per dar vita ad un’intera scena, appunto quella dell’anarco-punk inglese, e dopo aver trattato dei Rudimentary Peni (Qui*), tra le band più originali ed al tempo stesso più oscure, in circolazione in quegli anni, adesso affronteremo la storia di un altro gruppo seminale, importantissimo ai fini della nascita e fusione di vari (sotto)-generi musicali. Anche loro, negli anni della loro attività (prima di “reunion” e uscite di produzioni postume), circondati da un alone di mistero, misticismo ed enigmaticità.
Nati nel 1978, provenienti da Tavistock, un piccolissimo paesino nella contea di Devon, dove l’unica attrazione è una chiesa abbaziale interamente circondata da un antico cimitero con lapidi plurisecolari tradizionalmente verticali, inizialmente si chiamarono “The Band With No Name”, in seguito divenuti “AMEBIX”.
La fase storica della loro attività durerà esattamente 9 anni, dal 1978 al 1987, nei quali produrranno 3 EPs e 2 Full-Length, per poi riformarsi nel 2011 per brevissimo tempo, in cui usciranno diverse nuove produzioni, ristampe del vecchio materiale, album rimasterizzati ecc.
Una manciata di dischi quindi, nel loro periodo più importante, ma quanto basta a farli divenire immortali, visto che i loro emblemi sono presenti ancora oggi in tutto il mondo nelle varie comunità musicali, che siano quella Punx, Crust o Thrashcore.
Tra tutte, basta citare il loro slogan “No Gods – No Masters”, divenuto virale nel globo ancor prima la nascita del mondo digitale. Ancora oggi, al di là delle innumerevoli T-shirts, Patches, Posters ed altro, questa scritta viene continuamente riproposta nei flyers dei Gigs, o si può trovare come sfondo sopra gli stages di Squats, centri sociali e centri anarchici di tutto il mondo. Sono molte anche le varianti di questo slogan che ho trovato negli anni di frequentazione di concerti Crust/Punk, come “No Dogs – No Gods – No Masters”, per cercare di far lasciare a casa i propri cani e venire senza i quadrupedi ad assistere a live assordanti e il più delle volte in spazi privi di aria e ristretti, o, ad esempio, come a volte è capitato qui a Berlino, in uno degli Squat più conosciuti al mondo, il “Köpi”*, molti volantini ma anche locandine riportavano questo: “No Gods – No Masters – No Burzum Patches” **.
In apertura ho scritto che gli AMEBIX sono stati molto importanti per diverse scene musicali. Infatti le loro influenze spaziano dagli Hawkwind (la band pre-Motörhead di Lemmy), gli stessi Motörhead, i Black Sabbath, ma anche Joy Division, Bauhaus, i P.I.L. e non da meno i Killing Joke, per quanto riguarda la musica, mentre per il resto, ossia l’etica, la posizione politica e dunque la loro visione del mondo, ovviamente la fonte erano i CRASS. Queste influenze si tradussero musicalmente in un mix di Punk ma con vari elementi legati al Metal, al Doom, e questo portò gli Amebix ad essere considerati tra i fautori del genere Crust/Punk. Sono infinite le bands e le scene che citano i ragazzi provenienti dalla contea di Davon come influenza musicale, dai Bathory agli HellHammer passando per i Darkthrone, rimanendo in tema Black-Metal, fino ad arrivare a Sepultura, Neurosis, Deviated Instinct ecc.
Veniamo dunque alla loro storia. Formati da Rob “The Baron” Miller, voce e basso, suo fratello Chris “Stig” Miller alla chitarra, Andy “Bill Jug” Hoare alla batteria, e Clive Barnes all’altra chitarra, quando ancora frequentavano la scuola, dopo i primi concerti a livello locale, riuscirono a dare un loro demo ai Crass, e fu così che il loro brano “University Challenged” finì nella compilation edita dalla Crass Records “Bullshit Detectors”.
Ben presto la formazione ebbe un cambio di line-up ma il nuovo batterista, Martin Baker, venne impossibilitato a continuare con la band da parte dei suoi genitori ed ebbe un crollo nervoso al quale seguì una diagnosi di una forma di “Schizofrenia Paranoide”. La band scrisse un brano proprio derivato da questa esperienza, “Largactyl”, che sarebbe la Clorpromazina, un farmaco impiegato nel trattamento della schizofrenia, nella fase maniacale del disturbo bipolare, nella psicosi senile e nelle psicosi tossiche da sostanze stupefacenti, al quale Martin venne somministrato in modo coercitivo e spropositato.
Ricollocati in quel di Bristol, casa dei “DISORDER”, alla ricerca di una nuova line-up, proprio dal combo locale acquisirono il nuovo batterista, “Virus”, e il Synth Player Norm, proveniente dai Screaming Heads, Phantasmagoria e Norm Yard, con i quali registrarono i primi due EPs, “Who’s The Enemy”, uscito nel 198,2 e il successivo “Winter”, sempre dello stesso anno.
Un “fill-in” di synth è presente in modo riconoscibilissimo nel 12” successivo, “No Sanctuary”, uscito nel 1984, e dove, durante le registrazioni ai Southern Studios di Londra, nei quali i Crass erano di casa, incontrarono Jello Biafra, singer degli americani Dead Kennedys e fondatore della label indipendente ”Alternative Tentacles”. Dopo questo incontro gli Amebix fecero uscire il loro primo Album, “ARISE”, proprio con l’etichetta americana, divenendo il primo gruppo inglese a firmare con loro, con ancora un altro batterista, Spider, presente nei credits dell’album.
Questo album fu ben accolto dalla critica delle riviste musicali e dai loro seguaci nonostante sia un lavoro complesso, dove si fondono diversi generi come il Punk, il Metal, il Thrash, pezzi arpeggiati, lenti, con testi tra tematiche oscure e profezie nere, storie di vita reale disastrose, come la già citata “Largactyl”, oppure “Drink and Be Merry”. La title-track con riff da cavalcata tipicamente “Heavy/Thrash”. Presente anche il brano “Fear Of God”, dal quale la Grind-Core band svizzera “F.O.G.” deve il suo nome.
Nel 1987 uscì “Monolith” per la “Heavy Metal Records”, il loro secondo Full-Length. Ci furono diversi problemi riguardo l’uscita e la distribuzione di questo nuovo lavoro e questo, aggiunto alle tensioni già presenti all’interno della band, portò questi allo scioglimento del gruppo, non prima però di aver terminato il tour che portò gli “Amebix” fino nell’allora Jugoslavia, finendo con l’ultima tappa in quel di Sarajevo. In seguito uscì il live della data a Lubiana, prima soltanto in Tape, semplicemente titolata “V Zivo”, in lingua locale, poi in CD ed infine in vinile, rinominato “Slovenia-1986”.
Dopo la fine degli “Amebix”, tre dei quattro componenti formarono i “ZYGOTE” mentre Rob “The Baron” Miller andò a vivere sull’isola di Skye, nel Nord-Ovest della Scozia, a costruire spade fatte a mano.
Nel 2008 avvenne la Reunion con The Baron che reclutò Roy Mayorga alla batteria, former drummer di “Nausea”, “Stone Sour” e “SoulFly”. Uscì l’Ep “Redux” il quale presenta 3 brani già editi ma registrati nuovamente con una produzione ottima, e devo ammettere che la differenza qualitativa dei “nuovi” brani non è poco.
Il 3 giugno del 2011 uscì un nuovo singolo, “Knights Of The Black Sun”, al quale seguì il video musicale dello stesso, primo video-clip assoluto per la band.
E finalmente, dopo una lunghissima attesa di ben 24! anni, il 23 settembre 2011, è uscito il nuovo Full-Lenght “Sonic Mass”. Dopo una manciata di date dal vivo tra cui una a Praga e una a NYC, gli “AMEBIX” si sciolsero di nuovo. Questa volta definitivamente.
Nel 2014 “The Baron” insieme a Jon Misery dei “Misery”, Andy Lefton dei “War/Plague” e Michel “AWAY” Langevin dei “VOIVOD”, formò i “TAU CROSS”.
Questi fecero uscire l’omonimo nel 2015,
Poi nel 2017 “Pillar Of Fire”
entrambi su Relapse Records.
Nel 2019 era imminente l’uscita del loro terzo album quando uscì la notizia, divenuta da subito virale (social-era docet), che nelle note presenti nell’inner-sleeve dell’album, Rob “The Baron” Miller nella sua Thanks-List ringraziava Gerard Menhuin, un negazionista dell’Olocausto.
Le polemiche furono enormi e causarono un vero e proprio terremoto, con l’etichetta che scaricò la band non prima di aver ordinato il ritiro di tutte le copie in circolazione, che nel frattempo erano arrivate le prime di queste ai distributori. Il risultato è stato che alcune copie dell’album registrato con la famigerata nota di ringraziamento del nazista, sono state rimesse in circolazione in rete a prezzi esorbitanti ma sono comunque sparite quasi subito, gli altri componenti sono stati silurati da Miller e questi ha ri-registrato l’album che è uscito nuovamente nel 2020 con una nuova formazione, questa volta per la neonata label “Heretical Music”. Il titolo invece è rimasto invariato per entrambe le uscite, “Messengers Of Deception.”
Al di là di questo seppur triste episodio, l’influenza che gli Amebix hanno lasciato è indiscutibile, non solo musicalmente ma anche nell’immaginario collettivo, sempre ovviamente nel mondo a loro di riferimento, con il riconoscibilissimo logo, la faccia da strega con gli Spike, il lettering del nome “Amebix” e quella frase semplice ma di uno spessore immenso,
“NO GODS – NO MASTERS”
Negli anni sono diversi i tributi usciti nella varie latitudini, dal Giappone ai Balcani, bands che hanno voluto omaggiare chi è stato così influente per la loro nascita.
- https://koepi137.net/welcome.html
- **** Conosciuto anche come Varg Vikernes, personaggio controverso proveniente dalla scena Black Metal norvegese, il quale nel 1993 uccise ØysteinAarseth, noto ai più come “Euronymous”, altra figura di spicco nel panorama della scena Black scandinava, co-fondatore e chitarrista dei Mayhem, una delle più importanti band del circuito norvegese e non solo, Vikernes negli anni che passò in carcere per questo omicidio continuò a produrre e far uscire dischi con l’appellativo appunto di Burzum, il suo solo-project. Oltre alla produzione musicale affiancò sempre più spesso proclami di stampo nazista, razzisti e omofobici schierandosi con il “NorvegianHeathen Front”, organizzazione di chiaro stampo nazista. Al suo rilascio, nel 2009, dopo 15 anni di detenzione, invece dei 21 previsti, è andato a vivere in Francia con moglie e figli, continuando a fare proclami fascisti, attraverso le sue piattaforme e tramite You-Tube. Per questo e tanto altro (vi invito a leggere in rete siti e pag. a lui dedicate) non è ben visto chi, negli ambienti anarchici, indossa toppe, spille, magliette con scritto il suo nome, fatto che capita spesso essendo quasi divinizzato e trattato come un guru da certa comunità Black-Metal.
Dall’archivio personale di Alessandro Kola
Discografia Ufficiale AMEBIX:
Full-Lenght :
- Arise! – 1985 – Alternative Tentacles
- Monolith- 1987 – Heavy Metal Record
- Sonic Mass – 2011 – Amebix Records-Easy Action
- Slovenia – 1986 – Amebix Records
- Live In Camden 2009 (tape) – 2021 – Godzilla Records
SINGLES & EPs :
- Amebix (Tape) – 1979- Amebix Self-Released
- Who’s The Enemy – 1982 – Spiderleg Records
- Winter – 1982 – Spiderleg Records
- No Sanctuary – 1984 – Spiderleg Records
- Right To Rise (Tape) – 1987 -Amebix Self Released
- Redux – 2010 – Profane Existence
- Knights Of The Black Sun – 2011 – Profane Existence
Compilations:
- The Power Remains – 1993 – Skuld Releases
- Monolith…The Power Remains – 2015 – Amebix Records
Videos :
- Before The Dawn (VHS) – 1992 – MCR UK
- Risen (DVDr) – 2009 – Belfast Records
Pubblicato il: 13/04/2021 da Alessandro Cola